Il 7 gennaio la prima ministra bangladese Sheikh Hasina ( nella foto ), al governo dal 2009, si è aggiudicata il quarto mandato consecutivo (il quinto in termini assoluti, perché aveva già guidato il paese tra il 1996 e il 2001). Il risultato era scontato perché la principale forza d’opposizione, il Partito nazionalista del Bangladesh (Bnp), ha boicottato il voto. Il Bnp aveva chiesto che a portare il paese alle urne fosse un governo ad interim, com’è consuetudine nel paese. Dopo aver rifiutato la richiesta, Hasina ha fatto arrestare migliaia di dissidenti e ha represso con violenza le manifestazioni contro il governo. L’affluenza è stata bassa, inferiore al 40 per cento. “Il modo in cui si sono tenute queste elezioni ci fa temere per il futuro della democrazia in Bangladesh”, scrive The Daily Star.
Quarto mandato per Hasina
Un calcio alla corruzione
La campagna anticorruzione del presidente Xi Jinping sta investendo il mondo del calcio, scrive il South China Morning Post. L’ex presidente della federazione calcistica ha parlato di corruzione generalizzata.
Le condoglianze di Kim a Tokyo
Il leader nordcoreano Kim Jong-un ha mandato un raro messaggio di condoglianze al primo ministro giapponese Fumio Kishida per le vittime del terremoto nella prefettura di Ishikawa, sul mar del Giappone. Il numero dei morti è salito a 206, ma si scava ancora sotto le macerie. Il gesto del leader nordcoreano, che per la prima volta da quando è in carica invia un messaggio pubblico a un leader giapponese, potrebbe essere un segnale di apertura al dialogo con Kishida, che in passato aveva espresso la volontà di incontrare Kim, scrive Hankyoreh.
Vacanze della discordia
La pubblicazione sui social network di alcune foto del primo ministro indiano Narendra Modi in visita alle isole Lakshadweep, un arcipelago vicino alle Maldive che il governo indiano vuole promuovere come meta turistica, ha scatenato una crisi diplomatica tra New Delhi e Male. Su X (l’ex Twitter) alcuni utenti hanno paragonato le spiagge e il mare delle Lakshadweep a quelli delle Maldive, la cui economia dipende per un terzo dal turismo e dove la maggior parte dei visitatori arriva dall’India. Tre viceministri maldiviani per gli affari giovanili hanno commentato questi post insultando Modi e l’India. Il governo di Male li ha sospesi, specificando che i tre si erano espressi a titolo personale. New Delhi, però, ha convocato l’ambasciatore maldiviano, e molti indiani hanno deciso di non fare le vacanze nell’arcipelago. “Tutto questo potrebbe costare caro all’economia delle Maldive”, scrive The Hindu. A settembre l’elezione del presidente Mohamed Muizzu, deciso ad allentare il legame con l’India a favore delle relazioni con la Cina, aveva già incrinato i rapporti con New Delhi. ◆
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