“Il 18 gennaio le bande criminali hanno preso d’assalto Solino, un quartiere strategico di Port-au-Prince, costringendo gli abitanti a rifugiarsi nelle loro case. Molti altri”, riporta il giornale Gazette Haïti, “sono scappati ( nella foto ) a piedi o in moto per mettersi al riparo dalla violenza, portandosi dietro solo qualche vestito”. Negli scontri a fuoco, che sono andati avanti per quattro giorni, sono morte almeno 24 persone. Oggi i gruppi armati controllano circa l’80 per cento della capitale e la caduta eventuale di Solino gli aprirebbe la strada per espandersi nelle poche zone ancora sicure.
Port-au-Prince sotto assedio
Decine di arresti
Il 21 gennaio la polizia ha arrestato 68 uomini armati che avevano fatto irruzione in un ospedale di Yaguachi, nella provincia di Guayas, scrive la Bbc. Secondo le forze di sicurezza dell’Ecuador, l’obiettivo era proteggere un loro compagno ricoverato da eventuali attacchi di bande rivali. Sono state sequestrate armi e droga. Dal 9 gennaio nel paese andino è in vigore lo stato d’emergenza per far fronte alla violenza.
Trump vince ancora
“Dopo aver conquistato l’Iowa, il 23 gennaio Donald Trump ha vinto le primarie del Partito repubblicano in New Hampshire, e ora la sua candidatura alle presidenziali di novembre sembra inevitabile”, scrive Il Wall Street Journal. “L’ex presidente ha staccato di undici punti la sua unica sfidante, Nikki Haley, conquistando la maggioranza dei voti degli uomini, delle donne e dei giovani”. Haley ha detto che continuerà la campagna elettorale, ma la strada è in salita. Sulla carta il New Hampshire era lo stato a lei più favorevole, visto che gli elettori repubblicani tendono a essere più moderati rispetto al resto del paese e alle primarie possono votare anche le persone registrate come indipendenti. Il prossimo stato importante a esprimersi sarà la South Carolina, il 24 febbraio. Haley lì è stata governatrice, ma secondo i sondaggi Trump è in vantaggio di circa quaranta punti percentuali. Haley è data seconda in tutti gli stati in cui si deve ancora votare. L’ex presidente ha commentato il risultato del New Hampshire attaccando la sfidante, e nel partito cominciano le pressioni perché Haley si ritiri e appoggi Trump in vista della sfida contro il presidente Biden. “Ma dal New Hampshire sono arrivati anche segnali allarmanti per Trump in vista delle presidenziali, come era già successo in Iowa”, scrive il New York Times. “Una parte significativa del sostegno a Haley è arrivata da elettori non iscritti al partito che volevano insistere sulla necessità di fermare Trump. Secondo gli exit poll della Cnn, la metà di chi ha votato alle primarie pensa che Trump non sarebbe adatto alla presidenza se dovesse essere condannato in uno dei processi in cui è imputato. In un’elezione combattuta, questo fattore potrebbe essere importante”. ◆
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