“Nel 2023 le banche occidentali rimaste in Russia hanno pagato tasse per più di ottocento milioni di euro, il quadruplo rispetto a quelle versate prima dell’invasione dell’Ucraina”, scrive il Financial Times. I sette principali istituti di credito europei ancora attivi nel paese – Raiffeisen Bank International, Unicredit, Ing, Commerzbank, Deutsche Bank, Intesa Sanpaolo e Otp – hanno registrato profitti per tre miliardi di euro: sono il triplo rispetto al 2021 e derivano da fondi che le banche non hanno potuto portar via dalla Russia. Il risultato è dovuto agli alti tassi d’interesse e al fatto che gli istituti occidentali sono rimasti l’unica via d’accesso al sistema internazionale di pagamenti. ◆
Le tasse delle banche
Offerta respinta al mittente
Il colosso minerario Anglo American ha respinto un’offerta d’acquisto da 39 miliardi di dollari avanzata dalla rivale Bhp. I vertici dell’azienda hanno giudicato la proposta “altamente insufficiente” e “opportunistica”, oltre che dannosa per i propri azionisti. Come spiega la Bbc, la Bhp è interessata soprattutto alle attività di estrazione del rame che l’Anglo American gestisce in Cile e in Perù: un eventuale accordo tra i due gruppi sarebbe il più costoso nella storia dell’industria mineraria e darebbe vita al più grande produttore di rame del mondo. L’intesa, inoltre, dimostrerebbe ulteriormente l’importanza acquisita da questo metallo, ormai indispensabile alla transizione ecologica.
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