La settima pandemia di colera, cominciata nel 1961, è ancora in corso: nel 2023 sono stati registrati cinquecentomila casi e 4.007 decessi, il 71 per cento in più rispetto al 2022. L’acqua contaminata e l’inadeguatezza dei servizi igienico-sanitari sono tra i principali fattori di diffusione. Anche la distribuzione dei vaccini è insufficiente, a causa della limitata produzione. Conflitti, cambiamenti climatici e povertà aggravano la situazione, scrive The Lancet, che sollecita un’azione coordinata per fermare la pandemia.
Sessant’anni di colera
Il gene dell’amido
Due ricerche, pubblicate su Science e Nature, suggeriscono che il gene dell’amilasi, l’enzima che permette di digerire l’amido, si sia evoluto ottocentomila anni prima dell’avvento dell’agricoltura. Più copie di questo gene erano già presenti nei neandertal e nei denisoviani, forse in concomitanza con l’inizio della cottura dei cibi, e si sono ulteriormente diffuse nelle civiltà agricole circa dodicimila anni fa, come adattamento all’introduzione di alimenti ricchi di amido come grano, orzo e patate ( nella foto ).
La dieta immunitaria
L’alimentazione può modificare il funzionamento del sistema immunitario. Il tema non è nuovo, ma secondo Nature i ricercatori sono sempre più interessati a questo campo. L’idea che il digiuno, una dieta vegetariana o certi alimenti possano influire sulla salute è piuttosto comune, ma verificare i fondamenti scientifici è difficile. In passato la ricerca nutrizionale ha cercato di stabilire gli effetti a lungo termine dei diversi tipi di alimentazione, per esempio studiando i benefici della dieta mediterranea nel corso degli anni. Di recente il metodo è cambiato. “Negli ultimi dieci anni, la maggiore disponibilità delle tecniche ‘omiche’, che possono catalogare e analizzare interi insiemi di molecole, come i geni e le proteine nelle cellule e nei tessuti, ha aiutato a individuare i meccanismi attraverso i quali alimentazioni diverse e componenti nutrizionali influenzano il sistema immunitario e quindi la salute”, scrive Nature. Una possibile applicazione è lo sviluppo di consigli nutrizionali personalizzati. ◆
Genetica In un museo di Melbourne, in Australia, è stata trovata la testa di un tilacino ( nella foto ), un marsupiale carnivoro australiano dall’aspetto simile a un cane, che è stato dichiarato estinto nel 1936. Secondo il Guardian il materiale genetico estratto dal reperto potrebbe essere determinante per il progetto di ricreare il tilacino in laboratorio.
Geologia Secondo uno studio pubblicato su Pnas l’impatto del meteorite S2, avvenuto 3,2 miliardi di anni fa, provocò l’evaporazione parziale degli oceani e sconvolse il clima terrestre, ma favorì lo sviluppo delle prime forme di vita distribuendo in superficie nutrienti come il fosforo e il ferro.
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