Bob Marley nel 1980. (Sigfrid Casals, Cover/Getty Images)

3 dicembre 1976. Bob Marley rimane ferito in un attentato a Kingston, in Giamaica: il cantante è nella cucina di casa quando cinque colpi di pistola frantumano la finestra e feriscono lui e il suo agente. Nello stesso momento altri cinque colpi di pistola feriscono la moglie di Marley, che si trova in auto. Le persone che hanno sparato si dileguano.

Le motivazioni dell’attentato sono probabilmente politiche: in Giamaica è in corso una campagna elettorale molto violenta. Gli scontri tra i sostenitori dei vari partiti sono frequenti, al punto che è stato dichiarato lo stato di emergenza.

Marley non rimane ferito in modo grave, e due giorni dopo l’attentato parteciperà a un grande concerto organizzato dal primo ministro uscente, Micheal Manley. Poi però lascerà il paese e resterà all’estero per più di un anno. L’attentato ispirerà la canzone di Marley Ambush in the night e, nel 2014, anche un romanzo dello scrittore giamaicano Marlon James, A brief history of seven killings, uscito qualche settimana fa.

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