Il presidente gambiano Yahya Jammeh è rientrato nel paese dopo l’attacco al palazzo presidenziale avvenuto nella notte tra il 29 e il 30 dicembre, mentre si trovava in Francia.

In un comunicato ufficiale il governo ha negato che si sia trattato un tentativo di colpo di stato. Secondo il presidente i responsabili dell’attacco armato sono soldati fedeli a Lamin Sanneh, un ex comandante dell’esercito “caduto in disgrazia”, entrati nel paese dal vicino Senegal. La frontiera tra i due paesi risulta chiusa oggi, secondo quanto riferito da un insegnante britannico che si trova nel villaggio di Bakau, a 7 chilometri dalla capitale Banjul. Bbc

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