Aldo Ciccolini, pianista italiano naturalizzato francese, è morto ad Asnières-sur-Seine, vicino a Parigi, il 1 febbraio. Aveva 89 anni. Nato a Napoli, dopo aver cominciato gli studi al conservatorio di San Pietro a Majella si trasferì a Parigi per completare la formazione. Da allora è stato un protagonista della vita musicale europea, suonando regolarmente dal vivo fino all’anno scorso.

Grande virtuoso e pianista di curiosità intellettuale insaziabile, ha dedicato un’attenzione del tutto particolare ai compositori francesi, dai più noti – Ravel, Debussy, Saint-Saëns – a quelli meno frequentati nelle sale da concerto, come Déodat de Séverac, Jules Massenet, Francis Poulenc, Vincent d’Indy e soprattutto Erik Satie, del quale registrò due volte l’integrale dell’opera pianistica.

Satie, Gymnopédie n. 1. Toronto, 1956.

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