Nel 2014 l’aiuto pubblico allo sviluppo, ovvero i contributi degli stati industrializzati ai paesi in via di sviluppo, non è cambiato rispetto al 2013, raggiungendo la somma di 124,3 miliardi di euro. Lo conferma il rapporto dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) sui dati dei paesi del Comitato dell’aiuto allo sviluppo (Dac) presentato oggi a Bruxelles. Un segno “incoraggiante”, secondo il segretario generale Angel Gurria, nonostante la crisi che ha colpito i donatori. In compenso è diminuito del 16 per cento il flusso di finanziamenti verso i paesi più poveri. Secondo l’Ocse nel 2013 la cifra era molto più alta rispetto al 2014 a causa della cancellazione del debito della Birmania.

In Italia il volume di aiuti è sceso dallo 0,17 allo 0,16 per cento del pil, ancora molto lontano dall’obiettivo dello 0,7 che i paesi dell’Unione europea si erano impegnati a raggiungere entro il 2015. Obiettivo superato e raggiunto nell’Ue solo da Svezia, Danimarca, Lussemburgo e Regno Unito.

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