Migliaia di persone sono in fuga da Ramadi, il capoluogo della provincia di Al Anbar, nell’ovest dell’Iraq, dove le forze governative hanno lanciato un’offensiva per sottrarre la città al controllo del gruppo Stato islamico.
Secondo un comunicato dell’Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari (Ocha), 4.250 famiglie sono state costrette ad abbandonare le loro case di Ramadi dall’8 aprile, quando il primo ministro Haider al Abadi ha annunciato che, dopo aver riconquistato Tikrit, le forze di sicurezza si stavano dirigendo verso Ramadi. L’Organizzazione internazionale per le migrazioni ha stimato che il numero degli sfollati in Iraq è vicino ai 2,7 milioni. La maggior parte di loro proviene dalla provincia di Al Anbar, in gran parte sotto il controllo del gruppo Stato islamico da giugno.
I combattimenti si concentrano attualmente intorno a Ramadi, città situata a un centinaio di chilometri a ovest di Baghdad, e nella zona di Karma, più a est. Ramadi resta in gran parte nelle mani dei jihadisti dello Stato islamico, che controllano anche la città di Falluja, sulla strada verso la capitale. Per ora l’offensiva delle forze governative, che controllano solo piccole sacche nel centro di Ramadi e alcune zone vicine, è stata fermata dalla controffensiva dei jihadisti.
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