Jason Rezaian, il giornalista del Washington Post in carcere in Iran dal luglio 2014 sarà processato per spionaggio e altri tre reati affini, tra cui la “collaborazione con governi ostili”. Lo ha confermato il suo legale, Leyla Ahsan, in un’intervista telefonica all’agenzia France Presse.
#BREAKING Washington Post journalist Jason Rezaian faces espionage trial, his lawyer tells @AFP in Tehran #Iran
— Arthur MacMillan (@arthurmacmillan) 20 Aprile 2015
Rezaian, che è il corrispondente a Teheran del quotidiano, è detenuto da nove mesi ma non è ancora stata fissata alcuna data per la prima udienza in tribunale. Insieme al giornalista, che ha la doppia cittadinanza iraniana e americana, era stata arrestata anche la moglie Yeganeh Salehi, anche lei giornalista poi liberata su cauzione.
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it