Sono almeno 677 le donne salvate dall’esercito nigeriano nella foresta di Sambisa, nel nordest del paese, dove erano tenute in ostaggio dal gruppo terroristico di Boko haram. Le forze armate hanno impegnato le truppe di terra dopo raid aerei contro i jihadisti, che avrebbero usato i prigionieri come scudo umano. Gli ex ostaggi sono stati portati in un campo profughi nella città di Yola, capitale dello stato di Adamawa, dove hanno trovato riparo anche i cittadini nigeriani fuggiti dalle violenze dei terroristi.

Donne fuggite dalle violenze di Boko haram nel campo profughi della città di Yola danno il benvenuto alle donne e ai bambini salvati dall’esercito nigeriano nell’offensiva nella foresta di Sambisa. (Afolabi Sotunde, Reuters/Contrasto)
Un bambino salvato da Boko haram riceve cure mediche nella clinica del campo profughi di Yola, nello stato di Adamawa in Nigeria. (Afolabi Sotunde, Reuters/Contrasto)
Una donna e i suoi figli salvati dall’esercito nigeriano si riposano nel dormitorio di Malkohi a Yola. (Afolabi Sotunde, Reuters/Contrasto)

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it