Il numero due del gruppo Stato islamico, Abu Ala Al Afri, è stato ucciso in un raid aereo condotto dalla coalizione guidata dagli Stati Uniti nella regione di Ninive, nel nord dell’Iraq. L’ha annunciato il ministro della difesa iracheno. Al Afri si trovava in una moschea nella città di Tal Afar. Nello stesso attacco sono morte anche alcune decine di militanti dello Stato islamico.
Secondo notizie non confermate, ricorda la Bbc, nelle ultime settimane Abu Ala Al Afri è diventato temporaneamente il leader del gruppo Stato islamico, dopo aver preso il posto di Abu Bakr al Baghdadi, ferito in un raid americano il 18 marzo.
La settimana scorsa il dipartimento di stato statunitense ha offerto una ricompensa di sette milioni di dollari a chiunque fornisse informazioni sul braccio destro di Al Baghdadi.
Non si conoscono molti dettagli su Al Afri, un ex insegnante di fisica conosciuto anche come Haji Iman. Prima di diventare il numero due del gruppo Stato islamico, Al Afri ha fatto da intermediario tra Al Baghdadi e gli emiri delle province controllate dall’organizzazione in Siria, Iraq e Libia. Si pensa inoltre che lavorasse per una riconciliazione con il gruppo rivale Al Qaeda e con i siriani del Fronte al nusra.
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