Circa quattrocento migranti rohingya sono stati salvati da un gruppo di pescatori nello stretto di Malacca, al largo delle coste della provincia indonesiana di Aceh, dopo essere stati respinti più volte dalle autorità della Thailandia e della Malesia. L’Indonesia al momento ospita 1.800 rifugiati rohingya.
Khairul Nova, un funzionario della squadra di ricerca e soccorso indonesiana, ha confermato che il salvataggio è avvenuto nella notte tra martedì 19 e mercoledì 20 maggio e tra i superstiti ci sono donne e bambini. Nel gruppo potrebbero esserci anche i migranti dell’imbarcazione che era andata alla deriva nelle acque indonesiane dopo che l’equipaggio e il capitano avevano abbandonato il comando.

Le persecuzioni subite in Birmania dalla comunità musulmana dei rohingya, in un paese a maggioranza buddista, sono tra le cause principali dell’aumento delle partenze. Secondo le Nazioni Unite circa 120mila rohingya sono scappati dalla Birmania negli ultimi tre anni. Per fuggire si affidano ai trafficanti che li conducono in Malesia o in Thailandia e li tengono in ostaggio finché i loro parenti non pagano un riscatto.

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