In Francia l’assemblea nazionale ha approvato una legge che vieta ai supermercati di distruggere il cibo invenduto con l’introduzione del “reato di spreco alimentare”. La legge deve ancora passare in senato, ma se entrasse in vigore la Francia sarebbe il primo paese dell’Unione europea ad approvare un regolamento di questo tipo. I prodotti rimasti invenduti dovranno essere donati, secondo quanto prevede il testo, pena una multa di 75mila euro per i supermercati che occupano uno spazio superiore a 400 metri quadrati.

In Europa la grande distribuzione rappresenta il 5 per cento di tutti gli sprechi alimentari, ma la maggior parte della dispersione avviene a livello domestico, con il 42 per cento del totale. I calcoli si basano su stime della Commissione europea con dati del 2006.

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Secondo gli ultimi dati disponibili, nel 2010 nell’Unione europea sono state buttate 89 milioni di tonnellate di cibo, 179 chili pro capite, che potrebbero arrivare a 126 tonnellate nel 2020. Nel mondo, secondo uno studio della Fao del 2011, sono 1,3 miliardi le tonnellate di cibo sprecate ogni anno.

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Primi in Europa per sprechi pro capite sono i Paesi Bassi, mentre il Regno Unito è in cima alla classifica per il totale di rifiuti alimentari prodotti, con 14.257 tonnellate all’anno.

In Italia, undicesima in Europa per sprechi pro capite, ma sesta per il totale con 10.497 tonnellate all’anno, è stata attivata una petizione su Change.org per approvare una legge come quella in discussione in Francia.

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