Gli Stati Uniti hanno tolto Cuba dalla lista dei paesi che sostengono il terrorismo. La decisione è un passo fondamentale per la ripresa delle relazioni diplomatiche tra i due paesi. Era stata annunciata al congresso statunitense il 14 aprile, nell’ambito del processo di normalizzazione dei rapporti tra Washington e L’Avana, intrapreso nel dicembre del 2014. I parlamentari avevano un periodo di 45 giorni per chiedere di bloccare la decisione, ma non lo hanno fatto e il segretario di stato John Kerry ha firmato il provvedimento.
La mossa dovrebbe anche dare nuovo impeto ai colloqui tra i due paesi, dopo che nell’incontro della settimana scorsa a Washington le delegazioni non erano riuscite a raggiungere un accordo sulla riapertura delle ambasciate. La rimozione dalla lista, in cui era stata inserita nel 1982, era una delle richieste principali dell’Avana.
Secondo una dichiarazione del dipartimento di stato, “anche se gli Stati Uniti sono notevolmente in disaccordo con un’ampia serie di politiche e azioni di Cuba, queste non rientrano nei criteri rilevanti per mantenere uno stato nella lista dei paesi che sostengono il terrorismo”.
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