Il ritiro del Qatar dal ruolo di mediatore e l’esito del voto statunitense rafforzano il legame tra Israele e Washington e l’atteggiamento oltranzista di Netanyahu, rendendo impossibile qualsiasi prospettiva di pace. Leggi
I paesi del Medio Oriente hanno seguito con attenzione le elezioni che porteranno Donald Trump di nuovo alla Casa Bianca. Tra gli osservatori ci sono poche speranze e molti timori. Leggi
L’arrivo annunciato di soldati nordcoreani a fianco dei russi in Ucraina e l’idea della Corea del Sud di voler sostenere Kiev mostrano che i conflitti di oggi si stanno internazionalizzando. In Europa, ma anche in Medio Oriente. Leggi
Il 24 ottobre circa ottanta paesi partecipano a Parigi a un incontro in sostegno del paese. Ma al di là delle promesse e degli aiuti economici, sarà difficile arrivare a un cessate il fuoco. Leggi
La morte del capo di Hamas è un successo per il primo ministro israeliano, che potrà andare avanti nel suo sogno di ridisegnare il Medio Oriente. Ma questa strategia non sta producendo risposte politiche. Leggi
Lo stato ebraico accusa la missione di proteggere Hezbollah in Libano, ma la comunità internazionale condanna gli attacchi israeliani. Leggi
Benjamin Netanyahu avrebbe garantito agli Stati Uniti che non colpirà le strutture petrolifere e nucleari iraniane. Ma finora non ha mantenuto molte promesse. Leggi
I rapporti tra Tel Aviv e le Nazioni Unite sono ormai apertamente conflittuali. Il punto di rottura è stato raggiunto quando Benjamin Netanyahu ha preteso l’allontanamento dei caschi blu dell’Onu dal fronte libanese. Leggi
Lo stato ebraico vuole distruggere il più possibile le strutture militari di Hezbollah. Ma questo evidentemente non è l’unico scopo di Tel Aviv, che punta a rimodellare l’intera regione. Leggi
Il 10 ottobre ventotto persone sono morte in un attacco israeliano contro una scuola che ospitava degli sfollati nella Striscia di Gaza, mentre l’esercito ha affermato di aver preso di mira un centro di comando di Hamas. Leggi
Da una parte ci sono gli accordi che diversi di loro hanno sottoscritto con Israele, dall’altro il fatto che un indebolimento di Hezbollah e altri movimenti gli fa comodo. Ma i rischi sono molto alti. Leggi
Teheran ha lanciato 180 missili contro lo stato ebraico per rispondere all’omicidio del capo di Hezbollah. Tel Aviv minaccia di contrattaccare. E l’escalation brutale non si ferma. Leggi
La proposta internazionale per fermare le ostilità è stata respinta sia da Hezbollah sia da Israele, per ragioni politiche. Il prezzo del conflitto lo paga la popolazione libanese, ma Netanyahu cerca l’escalation a tutti i costi. Leggi
Il movimento sciita preso di mira da Israele in Libano è molto radicato sul territorio e ha a sua disposizione un potente arsenale. Leggi
Teheran è il padrino ideologico, il fornitore di missili e il banchiere di Hezbollah. Ma non vuole farsi trascinare in una guerra regionale con Israele, che potrebbe portare al crollo della repubblica islamica. Leggi
Nelle scorse ore i jet israeliani hanno colpito più di mille obiettivi, con un bilancio di oltre quattrocento morti e mille feriti. Il rischio di un allargamento del conflitto è costante, ma Israele ritiene che il rapporto di forze gli sia favorevole. Leggi
Ne abbiamo avuto l’ennesima dimostrazione con l’escalation di violenza tra Israele ed Hezbollah: Washington non riesce più a frenare gli scontri. Il rischio è che potrebbe accadere di tutto. Leggi
Un conflitto non risolverebbe niente, ma nessuno dei protagonisti di questo faccia a faccia sembra avere una strategia chiara su come evitarlo. Leggi
Abbiamo assistito ai primi colpi del conflitto tra Israele ed Hezbollah? La guerra regionale è già qui, a bassa intensità. Leggi
Il primo ministro israeliano ha reagito allo sciopero generale accusando i manifestanti di fare il gioco di Hamas. La sua principale preoccupazione è salvare il suo governo. Non sarà facile. Leggi
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