Oggi il progresso dell’intelligenza artificiale ci permette di trasformare in immagini le nostre fantasie. Ma in questo caso più che di fantasie si tratta di fantasmi. Donald Trump ha pubblicato sul suo social network, Truth, un video generato dall’intelligenza artificiale che trasforma la Striscia di Gaza in una sorta di Costa Azzurra mediorientale, proprio come vorrebbe il presidente statunitense. Trump sogna, l’intelligenza artificiale esegue. Il video è a dir poco sconvolgente, tra grattacieli futuristici, spiagge attrezzate, vacanzieri in festa, danze del ventre, cocktail a tutto spiano e perfino una pioggia di dollari su Elon Musk.

L’elemento dominante è l’immagine di Donald Trump e Benjamin Netanyahu in costume da bagno, stesi su dei lettini da spiaggia con cocktail in mano, intenti a godersi il panorama con la Trump tower di Gaza sullo sfondo. Come prevedibile, il video ha fatto il giro del mondo.

Potremo parlare di un prodotto ridicolo, se solo non descrivesse il futuro di un territorio che da un anno subisce una pioggia di bombe, in cui sono morte decine di migliaia di palestinesi e dove continuano a essere imprigionati gli ostaggi israeliani. Per usare un eufemismo, si tratta di un’indecenza.

Le immagini riflettono la visione del mondo di Trump, un mondo in cui ci sono vincitori e losers, perdenti. Chiaramente i due milioni di palestinesi, assimilati indistintamente agli islamisti di Hamas, sono losers di cui non dovrebbe importare a nessuno.

Non sappiamo chi abbia realizzato il video. Tuttavia, il fatto che il presidente degli Stati Uniti lo abbia diffuso su un suo profilo senza aggiungere alcun commento è chiaramente un atto politico, mentre in caso contrario sarebbe rimasto un’ironia di cattivo gusto.

Corrisponde infatti alla proposta di Trump che ha sconvolto il mondo arabo: trasferire i palestinesi dalla Striscia in altri paesi della regione, a cominciare dall’Egitto e dalla Giordania, per poi costruire a Gaza la nuova Costa Azzurra del Mediterraneo orientale.

Naturalmente, i palestinesi non vogliono saperne di questo progetto, che ai loro occhi evoca una nuova nakba, la catastrofe, come chiamano l’esodo del 1948. I paesi arabi, Egitto e Giordania in testa, condividono questo rifiuto e lo faranno presente in occasione di un vertice organizzato il 27 febbraio. Il progetto non sarà mai realizzato, ma già l’idea cambia la situazione politica.

Lanciando la sua proposta e diffondendo questo video kitsch, Trump continua a incoraggiare i gruppi israeliani più estremi. In questi giorni, il sogno dell’estrema destra israeliana di espellere i palestinesi dalle loro terre, legittimato dalla Casa Bianca, prende corpo anche in Cisgiordania, dove decine di migliaia di palestinesi sono cacciati dalle loro case durante operazioni militari massicce, mentre a Gaza è ancora in vigore il cessate il fuoco.

La chiave del video risiede forse nell’immagine di una statua dorata di Trump, che è valsa al presidente diverse critiche anche da parte dei suoi sostenitori, a cui ricorda il vitello d’oro della Bibbia. Alla fine l’ego ipertrofico del presidente statunitense potrebbe rivelarsi il suo tallone d’Achille. Perché lo spinge ad avallare qualsiasi cosa lo lusinghi, anche quando la decenza e un minimo di senso politico consiglierebbero di astenersi.

(Traduzione di Andrea Sparacino)

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