L’accordo nucleare firmato il 14 luglio a Vienna dall’Iran e dai negoziatori internazionali dovrà ancora superare diverse tappe prima di entrare in vigore: dall’approvazione europea al rapporto dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea).

Lunedì 20 luglio. I ministri degli esteri dell’Unione europea dovranno approvare ufficialmente l’accordo presso il consiglio affari esteri di Bruxelles, una formalità.

La settimana prossima, il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite voterà una risoluzione che recepisca l’accordo, andando a sostituire le risoluzioni precedenti sul programma nucleare iraniano e mettendo in atto un meccanismo che ripristini immediatamente le sanzioni se, e non appena, l’Iran verrà meno agli obblighi previsti dall’accordo. Anche questa è una formalità, dal momento che l’intesa di Vienna è già stata negoziata dai cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza, che sono gli unici con il diritto di veto.

Settembre. Il congresso statunitense si pronuncerà sull’accordo. Il presidente statunitense Barack Obama ha già annunciato l’intenzione di mettere il veto nel caso il congresso si esprimesse contro l’accordo. Se l’accordo verrà respinto da una maggioranza dei due terzi dei parlamentari statunitensi, l’intesa non sarebbe più valida, ma questo scenario è molto improbabile. Tuttavia le resistenze al congresso potrebbero far slittare tutto il processo al prossimo ottobre.

Nel frattempo, in Iran, l’accordo deve essere sottoposto al Consiglio supremo per la sicurezza nazionale, organismo che dipende dalla Guida suprema, l’ayatollah Ali Khamenei, e che conta al suo interno due dei principali artefici dell’accordo, il presidente Hassan Rohani e il ministro degli esteri Mohammad Javad Zarif. Il testo dovrà poi essere approvato dal parlamento. Il presidente dell’assemblea, Ali Larijani, ha già dichiarato che non si opporrà a un accordo sostenuto da Khamenei. Al momento non è stata diffusa alcuna data per questi passaggi, che dovrebbero comunque tenersi nell’arco di massimo quattro mesi.

Novembre. Probabile avvio dell’applicazione dell’accordo da parte dell’Iran, secondo Zarif.

Metà dicembre. L’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) deve presentare un rapporto sulle attività nucleari iraniane, considerato fondamentale per la revoca delle sanzioni internazionali all’Iran.

Gennaio del 2016. La comunità internazionale comincerà a revocare progressivamente le sanzioni contro l’Iran.

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