Il Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe) ha stanziato oggi i primi 2,2 miliardi dei 7 miliardi di euro pubblici per il piano sulla banda larga in Italia. L’ha annunciato il premier Matteo Renzi.
Il piano, secondo Renzi, vale in tutto 12 miliardi di euro: cinque in arrivo dai privati e sette dai fondi pubblici. Di questi, 4,9 vengono dal governo e 2,1 dai fondi strutturali regionali.
Il progetto è stato richiesto al governo italiano dalla Commissione europea, che ha fissato il 2020 come termine per garantire ai cittadini europei una connessione internet a 30 megabit. Per questo l’Europa ha stanziato dei fondi per il periodo 2014-2020 a cui anche l’Italia potrà attingere. L’obiettivo è che entro il 2020 almeno un italiano su due sia raggiunto dalla rete a fibra ottica che permette una connessione a 100 megabit e che tutti abbiano una connessione a 30 megabit, a prescindere dal tipo di infrastruttura.
Oggi, prima dell’annuncio di Renzi, Telecom Italia aveva reso noto un investimento pubblico privato pari a circa 750 milioni per portare la banda larga in sette regioni del centrosud. Il governo ha approvato il piano per la banda larga il 3 marzo scorso.
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