È salito a 88 morti, il bilancio delle vittime delle alluvioni che da giorni colpiscono la Birmania. In tutto, oltre 330mila persone sono state costrette a lasciare le loro case per colpa degli smottamenti e delle esondazioni di fiumi, causate dalle piogge torrenziali e dal ciclone tropicale Komen. Strade, interi villaggi, migliaia di ettari di terreno sono andati distrutti e decine di migliaia di birmani sono stati costretti a trovare riparo nei monasteri e nelle scuole dell’ovest e del centro del paese.
Nel delta del fiume Irrawaddy, a sudovest, interessato da un’allerta esondazioni, gli abitanti hanno tentato di rafforzare gli argini e le dighe con sacchi di sabbia mentre in altre regioni, soprattutto a ovest, le acque hanno cominciato a ritirarsi.
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