Dal 1973 due volte all’anno la Commissione europea conduce lo Standard Eurobarometer, un sondaggio che analizza l’opinione degli europei sull’Europa, le istituzioni europee e i grandi temi di attualità.
I dati dell’ultima pubblicazione di Eurobarometer (numero 83) sono divisi in cinque parti. La prima analizza l’opinione dei cittadini sulle istituzioni nazionali ed europee. La seconda parte riguarda le preoccupazioni dei cittadini europei. La terza prende in considerazione le sensazioni nei confronti della situazione economica attuale e della moneta unica. La quarta sezione si dedica all’identità europea dei cittadini, mentre la quinta mette a fuoco alcuni temi rilevanti per l’Ue, come industria, investimenti, commercio, energia e immigrazione.
I cinque grafici che seguono visualizzano una selezione dei dati contenuti nell’ultimo rapporto Eurobarometer. Nella pagina di Eurobarometer si può consultare il rapporto completo.
1. Cosa pensano i cittadini dell’Unione europea
Secondo i dati di Eurobarometer l’opinione generale è positiva (41 per cento). Una tendenza che prosegue da quattro rilevamenti (+2 per cento dall’autunno 2014, +11 per cento dalla primavera 2013).
2. I problemi più grandi dell’Unione europea
Il 38 per cento degli intervistati mette l’immigrazione in testa tra i problemi a cui l’Unione europea deve far fronte (+14 punti percentuali dall’ultimo Eurobarometer dell’autunno 2014). Segue la situazione economica generale (27 per cento), anche se in calo dai precedenti rilevamenti (-32 punti dall’autunno 2011). Per gli italiani i due problemi più urgenti sono l’immigrazione e la disoccupazione, seguiti dalla situazione economica e dal terrorismo.
3. A favore o contro l’euro
La moneta unica divide l’opinione pubblica europea. Ci sono paesi euroscettici come Repubblica Ceca, Svezia e Regno unito, che hanno espresso un’opinione decisamente negativa, con circa il 72 per cento di cittadini che si è detto “contro l’euro”. Estonia, Irlanda e Slovenia sono i paesi più a favore (non lontani da Germania e Paesi bassi, anche loro molto a favore). In Italia il 59 per cento degli intervistati ha espresso un’opinione positiva, a fronte di un 30 per cento che ha dato un giudizio negativo.
4. Sentirsi europei
Più dei due terzi si sentono cittadini europei (67 per cento, +4 dall’autunno 2014). Secondo gli autori di Eurobarometer questo aumento è dovuto alle recenti elezioni europee, avvenute a maggio 2014.
5. L’immigrazione
Gli europei sono divisi. L’opinione è positiva nei confronti dell’immigrazione proveniente da altri paesi membri dell’Unione europea (51 per cento è a favore, il 40 per cento contro). Il giudizio diventa negativo quando si parla di immigrazione da altri continenti: solo un terzo degli intervistati ha espresso un’opinione positiva. Tra i paesi più aperti all’immigrazione di non europei c’è la Svezia (66 per cento di cittadini favorevoli). Tra i più chiusi c’è la Repubblica Ceca (83 per cento di opinioni negative).
Il sondaggio Standard Eurobarometer 83 è stato condotto nei ventotto stati membri dell’Ue più i cinque nuovi paesi candidati (Macedonia, Serbia, Albania, Montenegro e Turchia) e la comunità turco-cipriota di Cipro. In totale 31,868 persone sono state intervistate tra il 16 e il 27 maggio 2015. La pubblicazione del prossimo rapporto di Eurobarometer è prevista tra sei mesi e sarà interessante osservare l’impatto del referendum in Grecia sull’opinione pubblica dei cittadini europei.
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