Il governo delle Filippine accusa un gruppo islamista per l’attentato a Davao. I militanti di Abu Sayyaf, gruppo fondamentalista attivo nel paese, avrebbero realizzato l’attacco del 2 settembre nella città del presidente Rodrigo Duterte. Una bomba è scoppiata in un mercato attorno alle 23 (le 17, in Italia), uccidendo 14 persone e ferendone 60. Duterte, che era in città, ha sospeso lo stato di diritto durante le indagini.

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