Stati Uniti
Il 20 aprile l’ex poliziotto Derek Chauvin è stato riconosciuto colpevole dell’omicidio dell’afroamericano George Floyd a Minneapolis, diventato il simbolo della brutalità della polizia contro le minoranze. Floyd era morto per soffocamento dopo essere stato tenuto bloccato a terra per più di nove minuti con il ginocchio di Chauvin sul collo. L’ex poliziotto, colpevole per tutti e tre i capi d’accusa, rischia una condanna ad almeno dodici anni e mezzo di prigione. La pena sarà annunciata tra otto settimane.

Ciad
Il 20 aprile il presidente Idriss Déby Itno, al potere dal 1990, è morto per le ferite riportate mentre guidava l’esercito nel nord del paese contro i ribelli del Fronte per l’alternanza e la concordia del Ciad (Fact). Déby era appena stato rieletto per un sesto mandato. Uno dei suoi figli, Mahamat Idriss Déby, sarà alla guida di un consiglio militare di transizione che dovrà portare il paese alle elezioni entro diciotto mesi.

Nigeria
La polizia ha annunciato il 20 aprile di aver respinto l’attacco di un gruppo di banditi contro quattro villaggi dello stato di Zamfara, nel nordovest del paese, uccidendo trenta assalitori, mentre gli altri sono fuggiti nella foresta. Sono morti anche dieci abitanti dei villaggi (Gobirawa, Gora, Rini e Madoti Dankule).

Cile
Il 20 aprile la camera dei deputati ha approvato un progetto di legge che permette ai pazienti in fase terminale di mettere fine alle loro sofferenze ricevendo cure palliative e facendo ricorso all’eutanasia. La legge, che passerà ora all’esame del senato, non sarà però applicata alle persone affette da malattie incurabili “con una durata di vita limitata”.

America centrale
Il 20 aprile il segretario generale aggiunto delle Nazioni Unite per gli affari umanitari, Mark Lowcock, ha affermato che circa dieci milioni di persone in Honduras, Guatemala ed El Salvador, il 30 per cento della popolazione totale dei tre paesi, hanno bisogno di aiuti umanitari. È in corso una crisi alimentare aggravata dalla pandemia di covid-19 e dal cambiamento climatico.

Ucraina-Russia
Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj ha proposto il 20 aprile al suo collega russo Vladimir Putin un incontro nell’est del paese, dov’è in corso un conflitto tra l’esercito di Kiev e i separatisti filorussi, per evitare una guerra aperta. Nelle ultime settimane Mosca ha schierato le sue truppe al confine ucraino e in Crimea, annessa dalla Russia nel 2014.

Calcio
La sera del 20 aprile il progetto di dodici club europei di fondare una “superlega” privata, al di fuori degli organismi ufficiali del calcio, è fallito ad appena due giorni dal lancio dopo il ritiro dei sei club inglesi coinvolti (Arsenal, Chelsea, Liverpool, Manchester City, Manchester United e Tottenham). Avrebbero partecipato anche tre club italiani (Inter, Juventus e Milan) e tre spagnoli (Atletico Madrid, Barcellona e Real Madrid). È stata decisiva l’opposizione dell’Uefa, della Fifa, delle federazioni nazionali, dei governi, dei giocatori e dei tifosi.

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it