Stati Uniti
Il 26 maggio Samuel Cassidy, 57 anni, un impiegato dell’azienda di trasporti pubblica Valley transportation authority (Vta), ha aperto il fuoco nella sede di San José, in California, uccidendo otto persone prima di suicidarsi. L’episodio ha spinto il presidente Joe Biden a chiedere ancora una volta al congresso di agire per limitare la diffusione delle armi da fuoco nel paese.

Paesi Bassi
Il 26 maggio un tribunale dell’Aja ha ordinato alla multinazionale petrolifera Shell di ridurre le sue emissioni di anidride carbonica del 45 per cento entro il 2030. La giudice Larisa Albin ha affermato che “la grande quantità di emissioni dell’azienda ha contribuito in modo notevole alla crisi climatica”. La denuncia era stata presentata da sette ong ambientaliste insieme a più di 17mila cittadini olandesi.

Svizzera-Unione europea
Il presidente svizzero Guy Parmelin ha annunciato il 26 maggio la sospensione dei negoziati per un accordo istituzionale con l’Unione europea, cominciati nel 2014. La decisione è stata presa per il disaccordo su tre temi: la protezione dei salari, le regole sugli aiuti pubblici e l’accesso dei lavoratori europei al welfare svizzero.

Armenia-Azerbaigian
Il 27 maggio l’esercito armeno ha accusato i militari azeri di aver catturato sei dei suoi soldati nella provincia di Gełarkunik’, alla frontiera con l’Azerbaigian. Il ministero della difesa azero ha affermato invece che i soldati armeni sono stati arrestati mentre cercavano d’introdursi nel distretto di Kalbajar, conquistato dall’Azerbaigian nell’autunno scorso durante il conflitto nel Nagorno Karabakh.

Siria
Il 26 maggio i siriani sono andati alle urne per le elezioni presidenziali nelle regioni controllate dalle forze governative. La rielezione del presidente Bashar al Assad, al potere dal 2000, per un quarto mandato di sette anni è data per scontata, in assenza di una reale opposizione. Le elezioni sono contestate dall’inviato delle Nazioni Unite per la Siria, Geir Pederssen.

Repubblica Democratica del Congo
Almeno 13 civili sono morti nella notte tra il 25 e il 26 maggio in un attacco attribuito ai ribelli ugandesi delle Forze democratiche alleate (Adf) nel villaggio di Kisima-Vutotolia, a 30 chilometri da Beni, nella provincia orientale del Nord Kivu. Il 12 maggio altri 31 civili erano stati uccisi dalle Adf a nordovest di Beni.

Mali
Il 27 maggio il presidente Bah N’Daw e il premier Moctar Ouane, incaricati di gestire la fase di transizione nel paese, sono stati liberati dall’esercito dopo aver accettato di dimettersi. Erano stati arrestati il 24 maggio in un secondo colpo di stato seguito a quello del 18 agosto 2020, in cui era stato deposto il presidente eletto Ibrahim Boubacar Keïta.

Nigeria
Il 26 maggio fino a 160 persone potrebbero essere morte nel naufragio di un’imbarcazione sul fiume Niger. A bordo dell’imbarcazione, partita dallo stato del Niger (ovest) e diretta in quello di Kebbi (nordovest), c’erano 180 persone: venti sono sopravvissute, quattro sono morte e 156 risultano disperse.

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