Quando Mandy riceve un invito per una una festa non le arriva per email, su Facebook o con un messaggio. Ha 13 anni, perciò l’invito le arriva su Instagram.

Funziona così: quando degli adolescenti devono organizzare una grande festa, a volte creano un nuovo account Instagram, spesso con un nickname che contiene la data della festa, per esempio @Nov17partyy o @SarahsBdayOctober27. L’account è impostato come privato e la bio contiene la data della festa e a volte il nickname degli organizzatori. A volte ci sono anche delle condizioni: per esempio se l’account vi segue o accetta la vostra richiesta di amicizia, significa che siete stati invitati.

“Nessuno conosce l’indirizzo della casa finché non lo postano un’ora prima dell’inizio della festa”, dice Christian Brown, uno studente di 19 anni. “È il modo migliore per fare in modo che se ne parli”.

Secondo Brown e altri, la svolta è avvenuta nell’ultimo anno ed è cominciata tra i ragazzini di Los Angeles. “Hanno cominciato i ragazzi di Calabasas, io ero una di loro, scusa mamma”, ha twittato di recente un’adolescente a proposito di questa tendenza. Tuttavia anche i ragazzi di New York, Baltimora e Chicago hanno cominciato a organizzare feste attraverso Instagram. Dipende dalla scuola che si frequenta. Nelle scuole in cui la moda ha attecchito, un account per una festa funziona sostanzialmente come un piccolo sito web e spesso prevede una serie di requisiti per la partecipazione.

“Postano cose tipo ‘Per favore non seguire se non sei almeno in prima media’. ‘Devi seguire gli account principali delle persone che organizzano la festa’, cose così, oppure ‘Non seguire più se fai questo’, o ‘Non ti facciamo venire se X’”, racconta Mandy che, come molti degli adolescenti di questa storia, ha chiesto di essere citata solo con il nome. I post recenti di un account per una festa di Halloween in una scuola superiore suggerivano agli ospiti di arrivare in costume, fornivano l’indirizzo della festa e chiarivano che non sarebbero stati ammessi studenti di terza media.

Su Facebook ci sono anche tua nonna e tua mamma. Instagram è diverso

Mandy dice che gli account di solito scrivono anche quanto sia aperta una festa e cosa costituisca un vero invito. Postano per esempio “Se ti accettiamo come follower puoi venire, se ti seguiamo anche noi significa che vogliamo che tu venga”, racconta.

Sebastian, un diciottenne di Los Angeles, dice che quasi tutte le feste più importanti a cui è stato di recente avevano un account Instagram. Solo quattro anni fa riceveva ancora inviti su Facebook, ma ora “non ricordo l’ultima volta in cui una festa è stata organizzata tramite Facebook”, racconta. Il passaggio a Instagram consente ai ragazzini di sottrarsi allo sguardo dei genitori e di altri adulti come i dirigenti scolastici o la polizia. “Su Facebook ci sono anche tua nonna e tua mamma”, dice Jason, 18 anche lui. “Probabilmente ti seguono. Instagram è diverso”.

Mentre dagli eventi di Facebook si capisce chi organizza un evento, gli account per le feste di Instagram spesso non danno quest’informazione. L’anonimato di una pagina dedicata a una festa consente di negare ogni coinvolgimento nel caso in cui l’account dovesse essere scoperto da un genitore. Se una festa che stai spingendo da settimane su Instagram va fuori controllo, ci si può limitare “a rispondere ‘Sì, ho invitato degli amici e sono venute più persone del previsto’”, dice Brown.

Trucchi
È anche più facile riutilizzare le pagine per gli eventi. Alcuni ragazzi creano un account per una festa di compleanno e poi, quando c’è un altro evento, usano lo stesso account. È più facile che ricominciare da zero e costruire una nuova lista e un evento diverso. Inoltre così si è certi che le informazioni postate andranno direttamente nel feed degli amici.

Spesso i ragazzi che creano un account per una festa sanno perfettamente quanto è importante che quella festa sembri fantastica. “Alcuni ragazzi comprano follower per farla sembrare più grande”, dice Sebastian. Seguire e non seguire in massa per risvegliare l’attenzione è un’altra tattica. Rory, 13 anni, dice “Puoi dire alle persone di postare sulla loro storia per promuovere la festa, per spingerla di più”. Questo riconoscimento garantisce agli invitati dei privilegi speciali, per esempio quello di portare un’altra persona.

A volte questa strategia si ritorce contro chi la usa. Se l’account di una festa ha troppa attenzione o i genitori cominciano a parlarne, la festa potrebbe essere annullata prima ancora di cominciare. “Alla fine la metà delle persone dice ‘Oh, scusate, non ho più il permesso di farlo’”, dice Mandy. A quanto ci racconta, il 60 per cento circa delle feste con un account Instagram che vede alla fine non si fanno o sono rimandate. Questo succede in parte perché molti adolescenti che lanciano account per le feste in realtà non volevano affatto organizzare una festa, ma hanno creato l’account solo perché è un modo rapido per aumentare i propri follower.

Gli adolescenti dicono che la maggior parte delle feste organizzate su Instagram, anche nel caso in cui avvengono davvero, sono abbastanza ordinarie. “Quando ci sono queste feste vai in quella casa, trascorri il tempo con gli altri, mangi, fai giochi, chiacchieri, ti rilassi, cose così. Poi esci, magari ti fai un giro. O balli”, racconta Rory.

Nel caso di alcune feste più grandi e aperte, i ragazzi devono pagare per entrare. Brown racconta che quando viveva a Los Angeles, l’estate scorsa, ha frequentato delle feste più grandi organizzate via Instagram e si meravigliava della quantità di soldi che gli organizzatori riuscivano a racimolare.

Alcuni adolescenti suoi amici hanno persino trasformato la promozione delle feste su Instagram in un vero lavoro. Se conosci qualcuno che ha più di 18 anni e può affittare un Airbnb per una notte, è facile creare un account Instagram per una festa, seguire centinaia di ragazzini che frequentano una scuola superiore del posto, far pagare loro qualche dollaro per entrare, organizzare un dj set e andar via con un migliaio di dollari. Dopo aver usato i soldi per riparare gli eventuali danni, gli organizzatori si dividono i contanti. A volte assumono persino addetti alla sicurezza, spesso ragazzi un po’ più grandi.

Ethan Mark, 26 anni, che si occupa di promozione di eventi, attraverso i suoi fratelli più giovani vede cosa fanno moltissimi ragazzini di scuola media su Instagram e cosa succede negli account per feste. Sta persino prendendo in considerazione l’ipotesi di creare un account da usare per promuovere i suoi eventi per adulti.

Tuttavia, anche se l’idea non prende piede tra gli adulti, non mancano gli account per le feste degli adolescenti, soprattutto nell’area di Los Angeles. “Di solito ci sono feste tutti i fine settimana”, dice Sebastian. “Non sempre sai chi ha organizzato, ma ci sarà di sicuro un account per i dettagli”.

(Traduzione di Giusy Muzzopappa)

Questo articolo è uscito su The Atlantic. Leggi la versione originale.
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