Il gruppo sanguigno incide sul rischio di cardiopatia?
Secondo alcuni ricercatori, il gruppo sanguigno può incidere sui fattori di rischio delle cardiopatie come l’infiammazione e il colesterolo cattivo (Ldl). Quest’idea è stata oggetto di un dibattito che ha stimolato molti studi. Nel 2006 una ricerca su duemila pazienti affetti da coronaropatia non ha rilevato alcuna correlazione. Da allora, però, studi più vasti hanno dimostrato il contrario.
Una ricerca condotta in Italia su cinquemila cardiopatici ha rilevato che i gruppi A, B e AB sono associati a un tasso di mortalità per infarto superiore rispetto al gruppo 0. Più di recente un’équipe coordinata da un ricercatore di Harvard ha analizzato i dati di due lunghi studi condotti su quasi novantamila persone. Rispetto ai soggetti di gruppo 0, quelli di gruppo AB presentavano il 23 per cento di probabilità in più di sviluppare una cardiopatia.
Quelli di gruppo A avevano un rischio superiore del 5 per cento e quelli di gruppo B del 10 per cento rispetto ai soggetti di gruppo 0. L’influenza del gruppo sanguigno è comunque modesta e, a differenza di fattori come la dieta e l’attività fisica, non si può controllare.
Conclusioni Il gruppo sanguigno potrebbe dare qualche indicazione sul rischio di cardiopatia, ma servono più ricerche.
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