Curare l’apnea notturna riduce le infiammazioni?
Il trattamento standard per l’apnea notturna prevede l’uso di una maschera per la notte che immette una pressione positiva continua nelle vie aeree (Cpap). Può migliorare sensibilmente l’apnea, anche se non è molto amata dai pazienti. Alcune ricerche, però, indicano che oltre a migliorare la respirazione, la maschera riduce le infiammazioni.
Diversi studi hanno indagato il legame tra apnea notturna e alti livelli di marcatori infiammatori. Per avere un quadro più chiaro, un’équipe di ricerca ha compiuto una meta-analisi riunendo i dati di una ventina di sperimentazioni che hanno coinvolto oltre mille pazienti. Ne è emerso che trattare l’apnea con la Cpap riduce i livelli di due proteine associate alle infiammazioni: il fattore di necrosi tumorale e la proteina C-reattiva.
L’apnea notturna è un fattore di rischio per le cardiopatie e altre patologie croniche come il diabete di tipo 2. Anche se ancora non è chiaro se contribuisca all’insorgenza di questi disturbi, o se sia il contrario, ridurre l’infiammazione può essere un modo in cui la Cpap annulla alcune conseguenze a lungo termine del disturbo del sonno.
Conclusioni Trattare l’apnea notturna può ridurre le infiammazioni sistemiche.
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