Chi ha ucciso quel bambino, ennesima vittima del mare il cui corpo senza vita ha forse risvegliato le nostre coscienze? Chi ha ucciso quel bambino che ci copre di vergogna? Chi è il responsabile di questa fuga disperata che ha fatto tante vittime, fa tremare l’Europa e suscita stupore e compassione?
Se dobbiamo limitarci alla storia recente e trovare un unico colpevole la scelta deve cadere su George Bush. Rovesciando Saddam Hussein senza avere la minima idea di come gestire l’Iraq dopo la caduta del dittatore, il più stupido dei leader politici del dopoguerra ha stravolto l’equilibrio regionale tra sciiti e sunniti, messo in rotta di collisione Iran e Arabia Saudita, sostituito una dittatura sanguinaria con un caos ancora più sanguinario, innescato un’alleanza anti-sciiti tra i sunniti iracheni e gli estremisti islamici e indirettamente rafforzato lo Stato islamico, a cui si sono uniti gli ufficiali di Saddam nella speranza di formare uno stato sunnita a cavallo tra Iraq e Siria.
George W. Bush meriterebbe il premio Nobel per la guerra, ma l’implosione mediorientale non è solo colpa sua.
Bush meriterebbe il premio Nobel per la guerra, ma l’implosione mediorientale non è solo colpa sua. Le responsabilità vanno ricercate anche nella Guerra fredda, perché i due schieramenti dell’epoca hanno coltivato e protetto tutte le dittature arabe che li appoggiavano permettendo ai regimi di eliminare gli oppositori e privare così il mondo arabo delle sue più importanti forze democratiche.
Tutto questo ha favorito l’ascesa dei jihadisti, diventati l’unica alternativa possibile alla corruzione delle dittature, che a loro volta hanno guadagnato tempo strumentalizzando la paura che gli estremisti suscitavano in occidente ma anche e soprattutto nei paesi arabi. Le dittature sono sopravvissute alla Guerra fredda opponendosi all’islamismo, ed è da questa impasse che è nata la primavera araba, la rivolta delle classi medie urbane legate ai valori universali della libertà, dello stato di diritto e della democrazia.
Guardate il visto delle persone che arrivano in Europa per sfuggire alla morte. Ascoltate le loro parole, spesso in inglese. Sono persone istruite e benestanti finite tra due fuochi, quello jihadista e quello delle dittature che tentano di sopravvivere come in Siria o ci sono già riuscite come in Egitto. Queste persone scappano perché sono vittime di due orrori e perché gli stati mediorientali creati dai colonizzatori sulle rovine dell’Impero ottomano si frammentano nel sangue in nuove entità, sciite, sunnite e curde.
Dalla colonizzazione a George W. Bush passando per la Guerra fredda, le responsabilità occidentali sono enormi, ma non ci sono solo quelle. Se il mondo arabo è stato soffocato dall’Impero ottomano prima di essere controllato dagli occidentali (russi compresi) è perché l’islam si è chiuso in se stesso dopo essere stato una delle civiltà più brillanti della storia. Resta da capire perché, ma questo è un mistero inspiegabile o comunque inspiegato.
(Traduzione di Andrea Sparacino)
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it