Evan Williams, che ha contribuito a fondare Medium, Twitter e Blogger, durante la conferenza TechCrunch Disrupt 2012. (Stephen Lam, Reuters)
Negli Stati Uniti alcune startup stanno lanciando nuovi strumenti di scrittura capaci di fare concorrenza a Google Docs, WordPress o Microsoft Word. Nell’articolo [As we may type][1] Paul Ford ne prende in esame otto.
[Fargo][2] è un outliner, un’applicazione gratuita che organizza le informazioni secondo una struttura gerarchica. L’autore è lo sviluppatore americano [Dave Winer][3].
[Editorially][4] è un editor di testo molto semplice che aiuta a concentrarsi sulle parole. È collaborativo, perché più persone possono lavorare contemporaneamente sullo stesso documento, modificare il testo o aggiungere note. Non è uno strumento di pubblicazione, ma di editing: serve a migliorare l’articolo (o il libro, o il business plan) fino a quando è pronto per essere pubblicato.
[Medium][5] è una piattaforma per pubblicare su un blog testi a metà tra un post e un articolo. Il lettore può aggiungere delle note (non dei commenti) se ritiene che possano migliorare il documento. Il fondatore è [Ev Williams][6], ex ceo di Twitter e uno dei fondatori di Blogger.
[Ghost][7] è la versione moderna di WordPress, un sistema gratuito e open source per pubblicare blog. “Negli ultimi dieci anni i blog hanno trasformato il giornalismo, un po’ come gli mp3 con la musica. Alcune delle idee più importanti degli ultimi anni sono state raccontate attraverso un blog”, racconta il fondatore John O’Nolan in questo video.
In questo momento ci sono così tanti strumenti nuovi che è difficile tenere traccia di tutti, continua Paul Ford. “Perché tanti sviluppatori creativi sono concentrati sul tema della scrittura? Perché il web sta maturando, e sempre più persone sono insoddisfatte degli strumenti a disposizione per creare nuovi contenuti”.
(Un anno fa Paul Ford ha scritto “Fare figli nell’epoca della riproducibilità tecnica”, un bellissimo articolo pubblicato su The Morning News e poi su Internazionale). (mre)
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