(Lord Buffalo)
Il 2013 [è stato un ottimo anno][1] per la musica rock e pop. Buono per le conferme di alcune vecchie glorie, Nick Cave e Daft Punk in testa, ma anche per gli esordi di gruppi come Chvrches e King Krule.
Cosa ci aspetta nel 2014? Ecco una lista degli artisti più interessanti tra quelli che nei prossimi mesi pubblicheranno il loro primo album. Mi sono ispirato a varie fonti, come la sempre autorevole [Bbc Sounds Of][2]. Buon ascolto.
Lord Buffalo. I Lord Buffalo sono il progetto di un gruppo di musicisti folk texani, provenienti da band come Salesman, Hotel Hotel e Hot P’s. Un anno fa li ho visti dal vivo [in un locale di Austin][3] e mi hanno conquistato. Il loro suono è cupo, sembra scavato nella pietra dei canyon americani e ricorda [i 16 Horsepower][4]. Finora hanno pubblicato solo due mini album, magari nel 2014 ci regalano una pubblicazione più corposa. Ecco una dimostrazione di quello che sanno fare in Mene Mene Tekel Upharsin, brano ispirato al Libro di Daniele, testo sacro contenuto nella Bibbia ebraica e cristiana.
George Ezra. George Ezra è un cantautore ventenne nato a Hertford, in Inghilterra, ma formatosi artisticamente a Bristol. Ha esordito nel 2013 con l’ep Did you hear the rain?, raccolta di canzoni pop dal retrogusto folk, e sta lavorando al sui primo album. Un po’ Vampire Weekend un po’ Woody Guthrie. Budapest è il pezzo più melodico del lotto, ma anche il più riuscito. A marzo [suonerà a Milano][5], se siete curiosi di sentirlo dal vivo.
Jungle. [Come scrive la Bbc][6], tutto quello che sappiamo dei Jungle è che il gruppo è formato da T e J, due musicisti cresciuti nell’ovest di Londra e innamorati dell’elettronica e del funk anni settanta. Dopo aver lanciato un paio di ottimi singoli, i Jungle hanno in programma di pubblicare un album entro la fine dell’anno.
Fka Twigs. Sulle ceneri del trip hop, immersa nell’elettronica dubstep di Burial e dell’R&B contemporaneo (The Weeknd soprattutto) c’è una giovane inglese di 24 anni chiamata Tahliah Barnett. Tahliah, che non ama le interviste e ha preferito restare nell’anonimato per parecchio tempo, ha alle spalle solo due mini album, intitolati senza troppa fantasia Ep e Ep2. Il suo primo lp invece dovrebbe uscire entro la fine dell’anno.
Courtney Barnett. Ha scritto una canzone surreale e spassosa, Avant gardener, che racconta un attacco di panico durante il giardinaggio. È una specie di versione femminile di Kurt Vile e Mac DeMarco, ma con molta più autoironia. A differenza degli altri artisti qui elencati, Courtney Barnett ha già pubblicato un album: The Double ep: A sea of split peas. Ma non ha ancora ottenuto l’attenzione che merita, quindi barando un po’ l’ho aggiunta alla lista.
Temples. Questi ragazzi nostalgici del Northamptonshire piacciono a due arzilli uomini attempati come Johnny Marr e Noel Gallagher. Facile capire perché: hanno studiato a memoria i Beatles, i Byrds e i primi Pink Floyd. Esame superato con i primi singoli pubblicati, come Mesmerise. Vediamo come se la cavano sulla lunga distanza. Il primo disco, Sun structures, uscirà il 10 febbraio.
Jamestown Revival. Duo di Austin, Texas, formato dal cantautore Jonathan Clay e da Zach Chance. Clay ha già pubblicato tre album da solista, ma con i Jamestown Revival si è conquistato la copertina di Rolling Stone. La band pubblicherà il suo album d’esordio Utah l’11 febbraio. Nel frattempo possiamo ascoltarci un po’ The California ep.
Giovanni Ansaldo lavora a Internazionale. Si occupa di tecnologia, musica, social media. Su Twitter: @giovakarma
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