Trentamila. Dall’inizio dell’anno sono trentamila i migranti sbarcati sulle coste italiane. Diecimila in più rispetto a tutto il 2007. Lo ha annunciato l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati. E aumentano anche le vittime: 509 nei primi dieci mesi dell’anno. Senza contare le migliaia di persone morte di fame e di sete sulle piste dei deserti, senza nome né documenti, perse prima ancora di tentare l’attraversamento in barca. Nella hit parade delle industrie criminali, i ricavi del traffico di immigrati sono al terzo posto, dopo la droga e le armi. Intanto Medici senza frontiere è stata costretta a chiudere le sue attività al molo dell’isola di Lampedusa. Il ministero dell’interno italiano ha pensato bene di non firmare il protocollo d’intesa. Era l’unica organizzazione indipendente di soccorso sanitario presente con un’équipe di medici, infermieri e mediatori culturali. Ma gli immigrati che arrivano a Lampedusa sono tutti giovani, sorridenti e abbronzati. Forse di loro vorrà occuparsene direttamente Berlusconi.

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