Ricominciare a suonare. Rimettere gli sci ai piedi. Rispolverare il tedesco e il francese. Assaporare. Imparare a meditare. Buttare un po’ di roba. Suonare meglio. Andare di più al cinema. Staccarmi da Telecom. Completare la collezione di statuette che raffigurano Her Majesty the Queen. Provare a dare qualche soddisfazione a Giuliano, Pippo e al grande Rossini. Imparare il giapponese su Memrise. Addio peli superflui. Seguire sempre il mio passo. Farlo tutti i giorni almeno un po’. Scrivere e camminare. Comprare un drone su internet. Ascoltare Badlands sul prato di San Siro. Avere una crisi di mezza età. Non perdermi neanche una delle mostre più belle. Più South Carolina e più bluegrass. Fare trecento punti con una parola (a Scarabeo). Rispolverare le mie macchine fotografiche. Promuovere il rilascio di dopamina. Viaggiare. Smetterla di risolvere i problemi degli altri anche di quelli che non me lo chiedono. Fare una meta in partita. Sorpassare Usain Bolt. Fare i check-up. Più rock and roll e meno lindy hop. Bere meno caffè. Fare il casting di Histerical literature. Industrializzarmi. Valicare il massiccio del Giura. Stupirmi. Correre.

Come ogni anno, questi sono i buoni propositi della redazione di Internazionale. E i vostri?

Internazionale, numero 981, 28 dicembre 2012

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