A pagina 50 del numero 1087 di Internazionale, sotto al titolo “Veleni quotidiani”, si legge: “Le sostanze chimiche si trovano ormai ovunque”. Marco Cagnotti, un lettore, commenta: “Be’, certo: tutta la materia è composta di sostanze chimiche. L’acqua, per esempio, è una sostanza chimica il cui nome scientifico è ‘monossido di diidrogeno’”. Ma non è un veleno.
Dovevamo specificare che l’articolo parlava di sostanze tossiche! Il 1 aprile 1983 il Durand Express, un settimanale di Durand, in Michigan, mise in allarme i suoi lettori annunciando che nelle tubature dell’acqua della città era stato trovato il monossido di diidrogeno, una sostanza letale se inalata e che poteva produrre vapori ustionanti. Il pesce d’aprile fu ripreso da un gruppo di studenti californiani, che alla fine degli anni ottanta creò la Coalizione per il divieto del monossido di diidrogeno e lanciò una campagna che poi si è diffusa in rete: “Erode il suolo, corrode alcuni metalli, può provocare ustioni, è una componente delle piogge acide e dei cicloni”.
I redattori del Durand Express usarono una formula specialistica, noi invece abbiamo usato una formula troppo vaga. Ma i lettori di Internazionale non ci sono cascati: “La chimica, in quanto scienza, non è né buona né cattiva”, ammonisce Marco Cagnotti.
Questa rubrica è stata pubblicata il 13 febbraio 2015 a pagina 5 di Internazionale, con il titolo “Scherzi della chimica”. Compra questo numero |Abbonati
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