Luca Rastello e Andrea De Benedetti, Binario morto

Chiarelettere, 224 pagine, 12,90 euro

“La Torino-Lione è l’anello mancante nelle relazioni est-ovest lungo il Corridoio mediterraneo Ten-T, un percorso ferroviario a elevato standard che si snoda dal sud della Spagna attestandosi al confine dell’Unione europea”. Con questo argomento (qui tratto da tavsi.it) chi è a favore della Tav dipinge il movimento di chi è contrario come l’attardata resistenza locale contro un progetto lungimirante, altrove già in stato di avanzata realizzazione. Ma le cose non stanno così.

Come mostrano Luca Rastello e Andrea De Benedetti, che hanno percorso tutto il “corridoio” da Lisbona a Kiev, in alcuni paesi al progetto si è deciso di rinunciare, in altri di stornarne i fondi per costruire autostrade. Ovunque rivalità politiche e crisi economiche hanno modificato gli obiettivi iniziali e anche dove le cose vanno meglio, come in Francia, si pensa all’alta velocità dei passeggeri e non a quella delle merci.

Ne viene fuori un reportage ironico che ricorda il John D’Agata di

About a Mountain, che fa star male quando evoca oscure vicende di traffici di armi e servizi segreti in Val di Susa, e fa riflettere sulla mancata integrazione europea, sulla distanza tra le parole d’ordine del dibattito politico e i fatti, su cosa possa mai significare essere l’anello mancante di una catena che non è mai esistita e che, verosimilmente, mai esisterà.

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