Canaima, il famoso parco nazionale venezuelano, più esteso del Belgio, da alcuni anni dà nome a stabilimenti che producono computer. Questi, per impulso di Hugo Chávez, sono destinati a ogni ragazzo e ragazza delle scuole del Venezuela. Entro il 2012 i Canaima distribuiti saranno un milione e duecentomila. Lo ha annunziato Chávez stesso durante il Foro mondiale latinoamericano chiuso a Caracas il 6 luglio.

Chávez si prepara ad affrontare le elezioni nel prossimo ottobre e ha scelto una sede interamericana importante per dar rilievo al suo impegno per lo sviluppo educativo. Informatizzazione totale della didattica e web sono  componenti decisive della politica di crescita dei livelli scolastici, avviata da anni e con risultati importanti, come abbiamo già ricordato qui: riorganizzazione dell’intero sistema dell’istruzione, riduzione dell’analfabetismo adulto e dell’evasione scolastica, riconosciuta anche dall’aumento dell’indice di sviluppo umano.

La legge sull’educazione del 2009 ha cercato di dare una curvatura nazionale ai processi educativi, anche per mobilitare gli strati più larghi sugli obiettivi di crescita della scolarità. Sembra rientrare in questa linea la scelta autarchica dei Canaima, senza collegarsi al progetto One laptop per child (Olpc), ideato e lanciato da Nicholas Negroponte e sostenuto da Google e altre grandi imprese. Qua e là Olpc si scontra con l’impreparazione degli insegnanti. Saprà vincerla lo slancio ideale di Hugo Chávez?

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