Numero speciale
Questa guerra è l’esorcismo di un evento impossibile da cancellare. E questo la rende interminabile
Scusate se parliamo di soldi. Un mese di bombardamenti americani sull’Iraq costa 12 miliardi di dollari. Ogni anno le Nazioni Unite fanno una stima degli aiuti necessari alle popolazioni che attraversano una crisi umanitaria. Gran parte degli aiuti arriva da paesi con economie relativamente piccole: Svezia, Canada, Norvegia, Irlanda. Quest’anno le Nazioni Unite hanno chiesto 163 milioni di dollari per l’Eritrea. Il Guardian rivela che ne hanno ricevuti solo quattro, ossia il 2,5 per cento. Il Burundi, uno dei paesi più poveri del mondo, ha ottenuto il 3 per cento degli aiuti chiesti. La Liberia l’1,2 per cento, la Sierra Leone l’1 per cento, la Guinea lo 0,4. E non va meglio ai paesi considerati geopoliticamente fondamentali: nei Territori palestinesi è arrivato solo il 2,9 per cento degli aiuti necessari e in Afghanistan l’8,4. Per inciso, il bilancio annuale dell’Afghanistan è di 460 milioni di dollari: la metà di quanto spendono ogni mese gli Stati Uniti per dare la caccia a bin Laden. Leggi
L’ultimo pezzo di foresta vergine del nostro continente si trova in Podlasia, una regione della Polonia in cui convivono culture e religioni diverse. I suoi abitanti sono molto attenti ad accontentare i turisti occidentali
Malgrado le assicurazioni sulla guerra pulita, anche questa volta le vittime civili saranno tante. Come nel 1991
In Iraq mancano le strutture e il personale per aiutare la popolazione in fuga dalle bombe
Marco Franzoso, Gli invincibili Leggi
La pianificazione degli aiuti umanitari tradisce una decisione già presa: quella di spargere sangue
I commenti della stampa internazionale
A forza d’insistere sulle divisioni si finisce per dimenticare che nel ventesimo secolo si è sviluppata una società civile moderna
Quanto costa emigrare clandestinamente dal Salvador agli Stati Uniti? Così tanto che forse non ne vale più la pena. Ma restare non è un’alternativa.
La guerra contro l’Iraq indebolirà la comunità internazionale e scatenerà nuovi conflitti in Medio Oriente
Acque inquinate, terreni inariditi, epidemie. Sono le conseguenze note ma sottovalutate di ogni guerra
La prima guerra del Golfo terminò con il ritiro degli iracheni dal Kuwait. Questa volta le truppe americane occuperanno l’Iraq a tempo indeterminato. Per gli Stati Uniti è solo il primo passo verso il controllo dell’area
Spingere gli iracheni ad arrendersi e lasciare indifeso Saddam. Le previsioni di Time e le mappe del conflitto
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