La strategia di Al Qaeda. Articoli di Jason Burke, Ian Buruma, Manuel Castells, Robert Fisk, Daniel Pipes, Olivier Roy
La prima lezione della Spagna è che le guerre non portano mai niente di buono. La seconda è che le bugie hanno le gambe corte. José Luis Rodríguez Zapatero ha fatto bene ad annunciare il ritiro dall’Iraq. L’aveva promesso durante la campagna elettorale. E siccome ha vinto anche perché i suoi avversari hanno cercato di mentire, sarebbe stato assai sciocco da parte sua dire una cosa in campagna elettorale e farne un’altra appena eletto. Non regge neanche l’argomento di alcuni osservatori secondo cui Zapatero avrebbe ceduto al ricatto terrorista: cede di più chi mantiene le promesse o chi le modifica sotto la pressione di una strage? Difficile dire come sconfiggere il terrorismo. Serve una visione del mondo, un progetto che tenga insieme autodeterminazione e cooperazione. Ma nessuno sa da che parte cominciare. Allora nel frattempo si potrebbero usare la diplomazia e i servizi segreti, anziché i bombardieri. E con i soldi risparmiati mandare a scuola i bambini di tutto il mondo. Leggi
I nostri leader ci hanno trascinato in un conflitto folle cominciato prima dell’11 settembre, scrive Robert Fisk
Cos’è al Qaeda? Come recluta i suoi militanti? Perché ha attaccato Madrid? Come sconfiggerla? Risponde l’islamologo Olivier Roy
Jason Burke analizza le stragi di Madrid, che lasciano aperte molte domande sul nuovo terrorismo del ventunesimo secolo
Da tre anni è l’uomo più ricercato del mondo. Forse catturare bin Laden non basta a sconfiggere il terrorismo, ma potrebbe aiutare Bush
L’equilibrio, la responsabilità nell’informazione e la chiarezza analitica sono armi essenziali nella lotta al terrorismo globale
L’industria cinematografica italiana è dominata da Silvio Berlusconi. La sua ombra incombe anche sulla mostra del cinema di Venezia?
Non ci sono più i pellegrini in attesa di imbarcarsi per La Mecca e i turisti in cerca di paradisi balneari non sono arrivati. Quseir è un piccolo porto dimenticato sul Mar Rosso
Al Qaeda è ancora attiva. L’Europa è stata colpita dall’attentato più sanguinoso della sua storia. Per battere il terrorismo non serve la guerra
Il 20 marzo 2003 cominciava la guerra contro Saddam Hussein. A un anno di distanza, parlano undici iracheni. E raccontano le paure, le speranze e com’è cambiata la vita di tutti i giorni
Inserisci email e password per entrare nella tua area riservata.
Non hai un account su Internazionale?
Registrati