Viaggio nel nuovo mondo musulmano
L’integrazione è la via per battere i terroristi. Parlano Kepel, Gresh e Khosrokhavar
I figli degli italiani emigrati in Germania vanno male a scuola. Peggio dei loro coetanei di origine straniera. Colpa del sistema scolastico o della mentalità delle famiglie?
Bush, Putin e Sharon hanno un interesse comune a riunire conflitti diversi sotto l’etichetta di “terrorismo internazionale”. Un’approssimazione che serve ai loro obiettivi immediati
Cinquantamila morti e un milione di profughi: è il bilancio di un anno e mezzo di guerra tra governo e ribelli nella regione del Darfur. Al cuore dello scontro la divisione del potere e delle ricchezze
La mostra Flags of America offre uno sguardo sulla fotografia statunitense a partire dalla seconda guerra mondiale. Dalla fine del conflitto la società è stata interpretata con visioni molteplici che hanno dato il via a importanti ricerche artistiche. Leggi
Dopo l’11 settembre il mondo musulmano ha cominciato a mettere in discussione le sue leggi. Ma il movimento di riforma deve fare i conti con l’opposizione del fondamentalismo
Dai polizieschi alle storie d’amore, la Thailandia produce più di cento pellicole all’anno. E il suo cinema d’autore ormai è una presenza fissa nei principali festival internazionali
Affacciato sul mar dei Caraibi, tra Guatemala e Messico, il Belize è molto diverso dai suoi vicini latini. Il racconto di viaggio di uno scrittore cileno
Le truppe di Mosca devono ritirarsi. La parola deve tornare alla società civile. La giornalista Anna Politkovskaja ricomincia a scrivere. E fa quindici proposte per risolvere il conflitto. Leggi
Alcuni lettori ci hanno scritto, turbati dalla copertina del numero scorso. Esistono regole e limiti alla pubblicazione di immagini che documentano l’orrore della morte? Sì, anche se la questione è molto delicata e non c’è una sola risposta valida. Internazionale, per esempio, cerca di evitare un uso gratuito o immotivato di queste fotografie. In una scuola vengono uccisi duecento bambini. L’atrocità della notizia va rappresentata con una delle vittime o con una madre che piange? In tutto il mondo i giornali si sono divisi. Noi abbiamo scelto la strada indicata da Michael Ignatieff, che nel libro Magnum° (Contrasto) scrive: “Sembra sempre inadeguato documentare oscene crudeltà, ma queste foto sono essenzialmente destinate al futuro. Noi, che non abbiamo vissuto quei fatti, dobbiamo la nostra certezza della realtà di quegli abomini alle foto (…). La fotografia non può arrestare hic et nunc il male, ma ne impedisce la negazione in futuro”. Leggi
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