Una tragedia americana
Nick Hornby è sempre stato un appassionato di Bruce Springsteen, ma non era mai riuscito a incontrarlo. Finché il Boss non è andato in tournée a Londra
La domanda cresce e i prezzi aumentano. I paesi produttori si dicono pronti a soddisfare la richiesta energetica. Sarà vero? La risposta è in Arabia Saudita
Ci sono buone probabilità che questo disastro segni l’inizio di una svolta: il governo è a pezzi e qualcuno deve rimetterlo in sesto
I turkmeni sono passati dal regime sovietico alla dittatura di Separmurad Niyazov. E il paese ricorda la Corea del Nord: culto della personalità, nessuna opposizione e povertà diffusa
“Fortino direi… Io a Lanciano l’ho sentito fortissimo… Danni a Roma?… A San Salvo bello forte… Roma, 6 piano, piuttosto forte… Anche a Silvi si è sentito bello forte… A Napoli la gente è per strada, lunghissima e ondulatoria… In provincia di Foggia si è sentito forte, il lampadario ha ballato fino a qualche minuto fa…”. Poco dopo le tre e trentadue della notte del 6 aprile, i siti di social networking come Twitter, FriendFeed e Facebook hanno battuto i grandi quotidiani, le agenzie di stampa, le principali reti televisive. Che si tratti delle prime testimonianze di un violento terremoto o della cronaca da un’isola caraibica, i mezzi di informazione tradizionali non sono più il primo posto dove istintivamente andiamo a cercare le notizie. Certo, molte aree del pianeta sono ancora al buio, ma è solo questione di tempo e in rete arriveranno anche un blogger nordcoreano o uno ruandese. Ai giornali e ai giornalisti resta il compito di approfondire e soprattutto dare un senso. Non è poco. Leggi
Saccheggi, caos, violenza. La tragedia di New Orleans ha fatto emergere la fragilità dei legami in una società sempre più diseguale
Ha setacciato per una vita biblioteche e castelli. Possiede manoscritti di Rimbaud e appunti di Proust. Oggi, a 92 anni, si ritira e mette all’asta dodicimila volumi
L’ex capitale portoghese dell’Africa orientale è un luogo magico ricco di cultura e di storia, dove il turismo di massa non è mai arrivato. Il corrispondente dal Sudafrica del Financial Times racconta la sua vacanza solitaria a Ilha de Moçambique
Con il corpo in prigione e la mente in libertà, è il detenuto più famoso d’Italia. Adriano Sofri visto dal settimanale tedesco Die Zeit
Venti lingue, venticinque paesi, mille interpreti. Reportage di Le Monde dai corridoi del parlamento europeo
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