Storia di George Weah, ex calciatore del Milan, favorito alle elezioni presidenziali di ottobre in Liberia. Amato dalla popolazione e detestato dai politici, vuole ricostruire un paese devastato dalla guerra civile
Il documentario satirico di Sabina Guzzanti presentato alla Mostra del cinema denuncia i limiti alla libertà d’espressione imposti dal berlusconismo
Nonostante la presenza delle Nazioni Unite, l’ondata di violenza scoppiata ad Haiti nel febbraio del 2004 non accenna a diminuire. Reportage alla vigilia delle elezioni di novembre
La fuga dei cervelli oltreoceano si ferma in un solo modo: il capitale europeo deve imparare a confidare nella ricerca pura
La famiglia patriarcale è in crisi. Ma non è detto che sia la fine del dominio maschile. Parla Eric Hobsbawm
È uno dei registi giapponesi più amati del mondo. Ma nel suo paese si fa chiamare Beat Takeshi ed è il re della tv spazzatura
Nove giorni a piedi nella sierra peruviana per raggiungere le città di pietra di Machu Picchu e Choquequirau. Un sentiero alternativo, dove i turisti sono rari e i muli indispensabili
Quand’erano piccoli hanno partecipato alle battaglie dei genitori per il primo sindacato libero dell’Europa orientale. Oggi sono l’immagine di un paese individualista e liberale. Un reportage di Libération
L’11 settembre i giapponesi hanno rieletto un primo ministro populista e autoritario
George Weah, ex centravanti del Milan, è il favorito delle presidenziali di ottobre in Liberia. Amato dalla popolazione e odiato dai politici, vuole ricostruire un paese devastato da venticinque anni di violenze
In Europa c’è un paese che da cinque anni è in cima alla classifica delle Nazioni Unite dei posti in cui si vive meglio. Questo paese è forte economicamente (ha una crescita del 3,75 per cento), ha un ottimo welfare state, una grande sensibilità ambientale. Questo paese spende più di tutti gli altri in aiuti ai paesi poveri (l’1 per cento del pil). Qui la disoccupazione è al 3,7 per cento e l’inflazione all’1,1. Per completezza bisogna aggiungere che questo paese è il terzo esportatore al mondo di petrolio. Ora, lunedì scorso si è votato e, in controtendenza con il resto dell’Europa, il centrosinistra è tornato al potere dopo vent’anni. La campagna elettorale era tutta centrata su: rafforzare il welfare, aumentare le spese per la scuola e per gli anziani, ridurre ulteriormente la disoccupazione. Il Guardian di Londra dà un consiglio ai norvegesi: se ci svelaste il segreto del vostro successo, diventereste ancora più ricchi. Leggi
Gli arbitri sono i più disarmati davanti al nuovo attacco del millennio: contro il libero arbitrio. Leggi
La storia del carcere e la storia d’Italia condividono le stesse speranze e le stesse delusioni. Leggi
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