Articoli di Akiva Eldar, Amira Hass, Herb Keinon, Rami Khouri. E la storia del processo di pace vista attraverso le carte geografiche
Finora israeliani e palestinesi hanno ignorato l’importanza delle carte geografiche che accompagnano i loro accordi. Un errore che ha pesato sul fallimento delle trattative
I giochi olimpici hanno accelerato un processo di cambiamento che ha reso Torino più vivibile e più bella, restituendola ai suoi abitanti. Il reportage di Le Temps
La fiction Rome, ambientata nel 52 avanti Cristo, piace agli americani perché suggerisce paragoni con la superpotenza di oggi
L’uscita di scena di Ariel Sharon apre un vuoto nel mondo politico israeliano e nel processo di pace in Medio Oriente
Ogni settimana dà consigli a migliaia di radioascoltatori americani su come riprendersi dopo la bancarotta. Regola numero uno: usare solo contanti
A quattro anni dall’inizio della crisi, continua con successo l’esperimento delle fabbriche occupate. Il racconto degli operai
Sharon è riuscito a cambiare le priorità di Israele e degli Stati Uniti: prima la sicurezza, poi i negoziati. Questa è la sua eredità
A Dickson si arriva solo attraverso strade sterrate. Le donne contano i figli morti a causa della carestia e i giovani vorrebbero andarsene. Reportage dal Malawi
Viaggiare in treno dalla Finlandia al Marocco, dal Portogallo alla Turchia. Grazie all’Inter-rail si può. Con pochi soldi, molte sorprese e nessun limite d’età
Le foto di John Moore
“I segni del declino dell’impero sono ovunque. La popolazione che disprezza le istituzioni, il calo del tasso di natalità, il rifiuto degli uomini di servire nell’esercito, un debito nazionale incontrollabile, la diminuzione costante delle ore di lavoro, l’invasione dei funzionari, la degenerazione delle élite. Con il crollo del sistema marxista-leninista non possiamo più citare alcun modello di società del quale si possa dire: ‘Ecco come ci piacerebbe vivere’. Anche se, come in tutte le epoche, troveremo sempre un ciarlatano pronto a dirci che la salvezza è nella comunicazione, nei microcircuiti, nella rinascita religiosa, nella forma fisica o in qualunque altra sciocchezza, il declino di una civiltà è inevitabile come lo è quello degli individui. Tutt’al più possiamo sperare di ritardare leggermente il processo. Ma nient’altro”. Questa settimana con Internazionale c’è Il declino dell’impero americano: uscì al cinema nel 1986, ma sembra scritto ieri. Leggi
A lungo la creatività è stata considerata una sorta di miracolo divino. Oggi si tenta di scoprirne i segreti nel cervello umano
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