È il cantante della band scozzese Franz Ferdinand. Ha scritto questa column gastronomica per il Guardian.
È ora di smettere perché ho bisogno di vivere in un posto che non sia un pullman o un hotel. Leggi
Avvicino la faccia a un secchio pieno di vongole immerse nell’acqua di mare. Leggi
Sembra febbraio, ma tengo gli occhiali da sole. Non è che voglio fare il figo. Niente affatto. Leggi
In questa bella città si respira un’evidente atmosfera austroungarica. Leggi
Sono su una scogliera ricoperta di cozze, nere e bagnate, simili a bolle di cuoio sulla roccia scolpita dal sale. Leggi
Ne fa una lunga salsiccia, la piega in due e la fa roteare come un lazo. Leggi
La parte superiore è stata tagliata via e nell’interno liquido c’è un cucchiaino. Leggi
“Vi piace il cibo tedesco?”. Sì. Anche questo è molto divertente. Oh, oh, oh. Leggi
Mi chiedo cosa stiano leggendo gli altri. Magari qualcosa di tragico, violento, appassionato o forse un testo sull’arte dell’uncinetto. Leggi
Una coppia di motociclisti sorseggia del tè: lei ha una giacca a righe e una frangia alla Betty Page. Leggi
Siamo al tavolo dove Sinatra si sbafò i chow mein di pollo dopo aver vinto l’Oscar per Da qui all’eternità Leggi
Jessica dice di avere semplicemente rosolato degli spicchi d’aglio nell’olio e di averli messi nella pasta insieme all’avocado tritato. Leggi
Mangio con questi ragazzi ogni giorno. Conosco le loro abitudini a tavola quanto le canzoni che suoniamo la sera. Leggi
Un tizio con i baffi bianchi protesta: aveva chiesto una bomba alla marmellata, non una ciambella. Leggi
Si dice che il manzo brasiliano è così puro e biologico che lo possono mangiare anche i vegetariani. Leggi
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