Sono steso da due ore a osservare il soffitto scrostato del mio appartamento. C’è stata una perdita. Quando torno da una tournée mi assale sempre un senso di torpore e apatia. Le mie vene sentono la mancanza della scarica di adrenalina che ricevo ogni sera quando salgo sul palco. Così me ne sto disteso sul pavimento di legno. A guardare il soffitto scrostato.
Salto fuori dal torpore. Apro la valigia strapiena. Escono fuori pantaloni pieni di sabbia del deserto e camicie bagnate del sudore del palco. In mezzo a tutta quella confusione c’è anche un bicchiere di plastica accartocciato ancora appiccicoso di birra.
Il bordo è decorato con delle piccole palme rosse: miniature di quelle che si trovano nel parcheggio di In N Out Burger, sull’autostrada tra Palm Springs e Los Angeles. Giro il bicchiere con le dita del piede. Sul fondo trovo il messaggio segreto: “Giovanni 3,16”.
Niente ti indica la sua presenza o ti ci fa arrivare. È lì per essere scoperto: “Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna”. Forse non è fondamentalismo evangelico, ma è rappresentativo dell’America profonda: non bisogna mai guardare troppo lontano per trovare una citazione della Bibbia. Il motivo è scritto sul fondo di un bicchiere per milkshake: “Proverbi 3,5. Confida nel Signore con tutto il cuore e non appoggiarti sulla tua intelligenza”.
Forse è più semplice lasciare che la Bibbia pensi per noi. O forse Dio ama così tanto il mondo da voler mangiare hamburger e patatine fritte con noi. Sembra dire proprio questo la piccola scritta stampata sulla carta degli hamburger e dei cheeseburger: “Apocalisse 3,20. Ecco, sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me”.
Se va bene per Lui cenare da In N Out, allora va bene anche per Me. È il miglior ristorante di hamburger della California e visto che lo staff è pagato più del doppio del salario minimo, non c’è quel risentimento velenoso che altrove spinge i dipendenti a sputare sui tuoi onion rings. E poi da In N Out c’è anche un menù segreto.
Chiedetelo animal style, e il vostro hamburger arriva fritto nella senape e coperto di una salsa saporita e appiccicosa. La California sembra irreale e distante. Infilo le dita nello sciroppo. È ancora dolce. Mi stendo di nuovo. Guardo il soffitto ancora per qualche ora.
Internazionale, numero 645, 8 giugno 2006
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