La lotta globale per il controllo delle fonti di energia sarà sempre più violenta. La prima vittima? La libertà dei cittadini. Benvenuti nell’epoca dell’energofascismo
Il fumetto di Aleksandar Zograf
Il più grande allevatore d’Argentina lo sa bene: in un paese dove il prezzo delle bistecche è una questione di stato, chi controlla il settore della carne ha il potere
Le foto di Paolo Pellegrin
Sono anni che il calcio viene ucciso dalla violenza degli ultrà. Ma lo spettacolo va avanti, alimentato da forti interessi economici e politici
Oggi mancano cinque minuti alla mezzanotte. Da sessant’anni gli scienziati del Manhattan Project, che lavorarono alla prima bomba atomica, spostano avanti e indietro le lancette dell’orologio che indica l’avvicinarsi di una catastrofe nucleare. L’ultima volta furono spostate in avanti dopo gli attentati dell’11 settembre. E mancavano sette minuti. A metà gennaio le hanno spostate di nuovo. Il mondo non è mai stato così vicino a una guerra nucleare. La colpa è delle 26mila testate atomiche ancora in circolazione. Soprattutto negli Stati Uniti e in Russia. Ma la proliferazione atomica è incoraggiata anche dallo sviluppo del nucleare civile. Perché c’è sempre meno petrolio, e per quel poco petrolio c’è chi è pronto a combattere ovunque nel mondo e a calpestare i diritti civili. Le risorse energetiche sono al centro dei giochi geopolitici. Secondo Michael Klare siamo entrati nell’epoca dell’energofascismo. Leggi
Se il vostro protagonista è bianco, fatelo diventare nero. Inventatevi una nonna svedese in modo da farlo partire per la Scandinavia in cerca dei parenti. Leggi
A Bombay lavorano più di centomila prostitute. Nel novanta per cento dei casi sono schiave. Il venti per cento ha meno di diciotto anni. Oltre la metà sieropositiva. È il più grande bazar del sesso dell’Asia.
Carta di credito, navigatore, tessera dell’autobus, chiave di casa, tv: ormai i cellulari giapponesi fanno di tutto. Il diario di un giovane di Tokyo
I creoli della Martinica sopportano ancora il peso dell’era coloniale. I discendenti dei francesi controllano l’economia e rifiutano di integrarsi con il resto dell’isola
Le foto di H. Mediavilla Sabaté
Ciò che pensa la gente – in Iraq, negli Usa o altrove – non è importante per chi prende le decisioni. Leggi
La lotta per il controllo delle fonti di energia è destinata a intensificarsi nei prossimi decenni. E porterà a forme di autoritarismo in tutto il mondo. È cominciata l’era dell’energofascismo
Nowa Huta è un quartiere di operai costruito in epoca comunista intorno a un’enorme acciaieria. C’è chi vorrebbe demolirlo, ma da qualche anno la vita artistica e intellettuale della città si è trasferita qui
Dopo i fatti di Catania il governo ha finalmente costretto le società ad affrontare il problema della sicurezza
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