Molte banche e poca democrazia. La ricetta vincente della città-stato asiatica
In Canada il sistema sanitario è pubblico. I conservatori statunitensi lo considerano un fallimento, i democratici un modello. Una paziente spiega come stanno le cose
L’indagine sui conti aperti dagli evasori fiscali nel principato europeo favorirà lo spostamento di grosse somme di denaro verso le banche della città-stato
L’industria della mozzarella è in pericolo, Napoli è sempre sommersa dai rifiuti e per l’Alitalia non si trova una soluzione. Le inchieste e i commenti della stampa internazionale
Parlare dei libri letti è molto più convincente che cercare di dire cose intelligenti sui libri che non abbiamo mai aperto
È il direttore di Radio bandiera nera e portavoce di Casa Pound, un palazzo di Roma occupato dalla destra. Alle elezioni si presenta con Storace e Santanchè
Ogni anno sotto i ponti di Monaco di Baviera si svolge una spericolata gara di surf fluviale. Il racconto di un fan californiano
Yvetta Fedorova
La mozzarella è uno dei simboli della cucina italiana, ma anche una grande industria nazionale, con un fatturato di 300 milioni di euro. Ora i consumatori hanno paura
La città del leone sta aiutando le banche più colpite dalla crisi dei mutui. E ci riesce grazie a un’enorme ricchezza accumulata in anni di autoritarismo e repressione sociale
In Italia e in Europa molti libri dedicati alla mafia e alla camorra denunciano i legami tra criminalità e politica. E aiutano a non dimenticare le vittime
Le foto di Giuseppe Bizzarri
Abdullah Demirbas si batte per i diritti delle minoranze e per una società multiculturale. Una sfida difficile in una Turchia ancora fortemente nazionalista
Oggi un artista non ha più bisogno di un milione di fan. Ne bastano mille per guadagnare, divertirsi e diventare una microcelebrità. Parla Kevin Kelly
La teoria dei sei gradi di separazione non si basa su dati affidabili. Ma alcuni studi hanno dimostrato che funziona. Basta non arrendersi troppo presto
La cultura popolare prova a sostituire il vecchio nazionalismo rivoluzionario istituzionale con nuovi grotteschi modelli di riferimento
Poniamo che il numero di persone che viaggia in aereo sia in aumento. Per esempio che a metà degli anni settanta nell’Unione europea avessero viaggiato in aereo duecento milioni di passeggeri e che all’inizio del 2000 fossero diventati seicento milioni. Mettiamo che i passeggeri siano in aumento anche perché l’aereo costa sempre meno, al punto che spesso sia più conveniente del treno. Immaginiamo poi di vivere in un paese che si trovi in una posizione unica, tra nord e sud del pianeta, cioè al centro dei grandi flussi. Supponiamo che questo paese abbia il patrimonio artistico più ricco del mondo e sia da sempre una delle più importanti mete turistiche. E ipotizziamo infine che questo paese abbia non una, ma dieci, venti città in cui ci siano degli aeroporti capaci di assorbire un numero sempre crescente di passeggeri. Allora la domanda è questa: come è possibile che la compagnia di bandiera di questo paese e i suoi aeroporti siano sull’orlo del fallimento? Leggi
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