Società, economia e politica. Il confronto con l’Italia. Un’inchiesta dell’Economist
Possiamo parlare? Possiamo discutere senza urlare? Possiamo cercare di capire insieme quello che bisogna fare? Era questo lo spirito con cui decine di migliaia di persone si ritrovarono a Genova un weekend di luglio di dieci anni fa. Qualcuno la chiamò la fine dell’età dell’innocenza: per chi all’epoca aveva vent’anni, per i grandi movimenti sociali nati a Seattle nel 1999 e per tutta la sinistra, che non capì cos’era accaduto e fu incapace di reagire. A Genova i leader occidentali misero a punto con successo l’idea che i luoghi del potere vanno isolati, fortificati, difesi con la forza e se necessario con la violenza da ogni possibile dissenso. Dieci anni dopo, con una nuova crisi economica che si avvicina e il cui rombo cupo scuote le fondamenta dell’Europa, sono ancora asserragliati nelle loro zone rosse, spaventati a morte, ma sempre meno disposti ad ascoltare, a capire, a cercare di condividere decisioni che riguardano il futuro di tutti noi.
Questi dettagli rendono l’umiliazione di una vita umana ridotta a un’esistenza quasi animale? Leggi
Gli spagnoli credono che il tabù della guerra civile sia stato infranto solo grazie a Zapatero. Ma i primi libri sulla dittatura franchista sono stati scritti più di trent’anni fa
Giustizia. Subito dopo la vittoria elettorale il presidente del consiglio ha lanciato un’offensiva contro i magistrati. Accusati di voler distruggere la sua carriera politica
Autista di Mobutu, contrabbandiere, cercatore di diamanti, tassista. La vita avventurosa di un angolano è il simbolo di un paese che da trent’anni è nel caos
Nella giovane letteratura sudafricana, la visione del paese dopo la fine dell’apartheid è molto variabile. Pochi autori riescono a superare la questione del colore della pelle
Non dimenticate di portare con voi una multipresa perché negli aeroporti e negli ostelli le prese di corrente sono scarse. Leggi
Economia. Un presidente nero serve solo a farci scordare la crisi, scrive Emmanuel Todd. Obama può rivoluzionare il paese, spiega Jeffrey Sachs, ma deve volerlo
Lavora da trent’anni sul prototipo di un’automobile ad aria compressa. Dopo aver ricevuto molti rifiuti, ha trovato un finanziatore per le sue invenzioni
I giovani rabbini promuovono la macellazione rituale su scala locale, l’agricoltura biologica e la difesa dei diritti dei lavoratori. Ma i più ortodossi temono di mescolare fede e consumismo
In Thailandia c’è un angolo di Texas dove si può andare a cavallo, bere whisky nei saloon e ascoltare musica country. È il villaggio western di Pensuk, a nordest di Bangkok
Le foto di Lars Tunbjörk
Studenti Erasmus, camorristi, dirigenti d’azienda: sono 150mila gli italiani che hanno scelto di vivere in Spagna. Convinti che rispetto all’Italia tutto funzioni meglio
Riforma. Gli atenei italiani sono disorganizzati, inefficienti e corrotti. L’Economist approva la riforma Gelmini
Si chiama così in onore di Mijat Tomic, un eroe croato del seicento. Nato nel 2002 per opporsi agli accordi di Dayton, questo minuscolo paese autoproclamato è il simbolo delle divisioni etniche della Bosnia
Società. Il caso di Eluana Englaro dimostra l’importanza del testamento biologico. Perché il malato non ha sempre la possibilità di esprimere la sua volontà
Dopo anni di crescita record, la Spagna è in recessione. Ma il modello iberico è davvero superato? E cosa può insegnare la sua crisi all’Italia? Società, economia e politica nell’inchiesta dell’Economist
La costituzione usa un linguaggio semplice. Alcune leggi sono invece oscure. Perché? Parla un magistrato impegnato nella lotta contro la mafia
Politica estera. Barack Obama ridarà autorevolezza alla leadership americana, scrive Paul Kennedy. No, sarà solo un presidente come gli altri, risponde John Pilger
Politica. Il mondo del lavoro e quello della scuola sono in fermento. Mentre si moltiplicano scioperi e manifestazioni, s’incrina il consenso per il premier. Sul fronte sociale si annuncia un periodo difficile per Silvio Berlusconi
Un fumetto di Chihoi
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