In regalo le prime pagine dei giornali Usa
Software per studiare le emozioni dei consumatori. Merci disposte in modo da invogliare agli acquisti. La scienza aiuta i supermercati a vendere di più
Nella Turchia orientale, tra i siti archeologici e religiosi dell’alta Mesopotamia. Dove tredicimila anni di storia sono ancora vivi
Il messicano Manuel Álvarez Bravo è uno dei padri della fotografia moderna. Le sue foto sono senza tempo, scrive Christian Caujolle
Si occuperà delle bambine, degli amici e della casa. Ma sarà diversa dalle altre first lady. Perché senza di lei Obama non avrebbe vinto. E lo sanno entrambi
Dopo 23 giorni e 1.300 morti l’operazione Piombo fuso è finita: nella Striscia di Gaza c’è un fragile cessate il fuoco. Ma questa guerra è stata pura follia
Un fumetto di Yvetta Fedorova
I cittadini sanno che i problemi degli Stati Uniti sono profondi e duraturi. Ma sono anche convinti che il nuovo presidente ha i mezzi per risolverli
Gaza è la più grande prigione del mondo. E l’hanno trasformata in un mattatoio. Presto sarà spazzata via e non resterà che la terra
Nel suo discorso d’insediamento Obama ha offerto agli americani la chiarezza e il rispetto che chiedevano da tempo. Forse, con il suo aiuto, gli Stati Uniti ce la possono fare
È cresciuto sciando sulle montagne tedesche. A 23 anni si è trasferito in Namibia. E ha scoperto che si può fare lo slalom anche tra le dune
La crisi economica potrebbe far bene al mondo dell’arte troppo concentrato sul mercato. La provocazione del critico britannico Waldemar Januszczak
Israele è più isolato, l’Iran è sempre una minaccia. E anche a Washington tira un’aria diversa. Serve una nuova strategia
Le lacrime, la folla, la musica, la voglia di partecipare. Jovanotti è andato a vedere il giuramento di Obama. Con il freddo ai piedi e l’Italia nel cuore
Israele ha occupato, bombardato e lasciato Gaza senza trattare con Hamas. Ma se vuole davvero costruire una pace duratura dovrà scegliere la via dei negoziati
I romanzi gialli scandinavi hanno conquistato l’Europa. L’inchiesta di uno scrittore francese. Alla ricerca delle ragioni di un successo inatteso
Probabilmente molti di voi aggiungeranno a questa lista altre creme (idratanti, esfolianti e così via), ma ricordate che più cose portate, più la valigia pesa. Leggi
Nel discorso di Chicago, dopo la vittoria, era davvero commosso. Con quello di marzo sulla razza, a Filadelfia, ha scritto una pagina di storia. Il discorso di Washington, invece, è stato un po’ piatto, poco inventivo dal punto di vista retorico, poco appassionante e poco emozionante. Neanche una parola sul Medio Oriente. Non ha parlato della Cina, dell’America Latina o dell’Europa. Sull’economia poteva permettersi qualcosa di più. Sull’ambiente è stato corretto, ma nient’altro. Non ha mai pronunciato la parola internet: irriconoscente, dopo tutti i soldi che ha raccolto grazie alla rete. Insomma, un compitino, troppo astratto, senza guizzi. Sui blog e nei giornali americani, le critiche si sprecano. Va bene. Però, elencando le religioni americane, Obama ha aggiunto i “non believers”, i non credenti. E ha detto che ridarà alla scienza il posto che le spetta. Non è affatto poco, per un presidente che aveva appena giurato sulla Bibbia. Leggi
A Washington si è svolta una festa indimenticabile. Ora Obama deve guidare gli americani nel passaggio dalla gioia catartica alla ferrea determinazione
La fondazione del miliardario statunitense vuole risolvere i problemi dell’agricoltura africana. Gli agroambientalisti, però, l’accusano di credere troppo nel mercato
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