Sommario

Il nemico di Putin

Il Cremlino ha soffocato la libertà di stampa. Ma in Russia ci sono ancora voci libere. Come quella di Aleksej Venediktov, direttore della radio Echo Moskvy. Il reportage di David Remnick

780 (30 gennaio/5 febbraio 2009)
780 (30 gennaio/5 febbraio 2009)

In copertina

Le vittime non hanno paura

Il 19 gennaio sono stati uccisi l’avvocato Stanislav Markelov e la giornalista Anastasija Baburova. In Russia chi difende i deboli scrive la sua condanna a morte

Ritratti

Emilou MacLean. Via da Guantanamo

Da due anni lavora per un’organizzazione di New York che difende i detenuti della base militare. Il suo compito è trovare un paese che accolga quelli che non possono tornare a casa

Ritorno a Gaza

Ora è il momento delle cose che contano: negoziati, dichiarazioni, guerra al terrorismo. Leggi

Opinioni

Panamericana

Visti dagli altri

Obiezione senza coscienza

Diritti. In Italia ci si dichiara obiettori solo nei casi stabiliti dalla legge. Di certo, non potranno farlo i medici chiamati a eseguire la sentenza su Eluana Englaro

Costa Rica

Un paese disarmato

Sessant’anni fa la Costa Rica aboliva le forze armate. Per investire nella sanità e nell’istruzione. Un esperimento unico tra i paesi dell’America Centrale

Opinioni

Le torture di Baghram

Visti dagli altri

Il nuovo razzismo degli italiani

Società. In passato l’Italia era considerata un paese tollerante. Ora non lo è più. Dalle battute di Berlusconi agli insulti della Lega nord contro gli immigrati, il governo di destra fa leva sulla retorica xenofoba

Viaggi

Dalla terra al mare

Mille chilometri di strada attraverso la grande isola dell’oceano Indiano, il Madagascar. Tra ebanisti, mercati di zebù e miniere di zaffiro

Opinioni

5%

In copertina

Una voce contro Putin

Il Cremlino ha soffocato la libertà di stampa in Russia. Ma nel paese ci sono ancora voci libere. David Remnick racconta la storia della radio Eco di Mosca e del suo direttore, Aleksej Venediktov

Graphic journalism

Cartoline dagli Stati Uniti

Un fumetto di Peter Kuper

Americhe

In Bolivia vince la nuova costituzione

Kenya

Il mio nome è Binyavanga

Il 19 gennaio sono stati uccisi l’avvocato Stanislav Markelov e la giornalista Anastasija Baburova. In Russia chi difende i deboli scrive la sua condanna a morte

Confronti

Il diritto di offendere

Il leader populista olandese Geert Wilders sarà processato per le sue dichiarazioni sull’islam. Ma la libertà di espressione deve cedere di fronte alle religioni? Ed è giusto discutere le idee in tribunale?

Portfolio

Le anime perse di Kabul

Gli abitanti della capitale afgana cercano di dimenticare la guerra. Ma case, strade e ospedali portano ancora i segni profondi del conflitto. Il reportage di Massimo Berruti

Medio Oriente

Guerra con vista

L’operazione militare a Gaza non ha avuto testimoni: i giornalisti sono stati tenuti lontano. Un’intellettuale israeliana commenta tre immagini simboliche

Opinioni

Obama intoccabile

Opinioni

La nuova Casa Bianca

Scienza e tecnologia

Morire di maternità

Cultura

Occhio indiscreto

Un nuovo canale della Bbc in farsi, pensato per il pubblico iraniano, è al centro di una polemica tra Teheran e i vertici della tv britannica

Opinioni

Memorie di un innovatore

Promesse

Una lettrice ci scrive: “Perché questa presa di distanza da Obama? E il titolo di copertina, Happy days, era ironico?”. Nessuna presa di distanza: continuiamo a pensare che Barack Obama possa essere un buon presidente degli Stati Uniti. E il discorso del giuramento, seppure sottotono rispetto ad altri suoi discorsi, è stato importante per i riferimenti alla responsabilità, alla scienza, alla laicità. Se poi le persone devono essere giudicate dai fatti, oltre che dalle parole, la prima settimana di Obama è stata a dir poco memorabile. Non solo per la rilevanza delle decisioni prese (aborto, ricerca sulle staminali, chiusura di Guantanamo, automobili ed edifici ecologici), ma soprattutto perché ha semplicemente fatto quello che aveva promesso in campagna elettorale. Ha dimostrato che, volendo, è possibile governare in modo coerente con i propri princìpi, senza tradirli in nome della realpolitik. Smentendo così i leader politici di mezzo mondo. Leggi

Scienza

Il mondo piccante

Dalla cioccolata alle salse, la passione per il peperoncino ha contagiato i paesi industrializzati. Scatenando la caccia a sapori sempre più forti. L’inchiesta dell’Economist

Idee

Il bacio di Harlem

4 novembre 2008. Una scena d’amore gay nel quartiere degli afroamericani di New York. L’immaginario della sinistra può ripartire da qui

Africa e Medio Oriente

Lo scacchiere dei Grandi laghi

Visti dagli altri

Prossima fermata Sardegna

Immigrazione. Gli stati europei si preoccupano di ostacolare gli sbarchi dei clandestini. Senza rendersi conto che finiscono solo per spostare le rotte delle traversate

Economia e lavoro

Sepolti sotto una valanga di debiti

Opinioni

Antenne paraboliche

Opinioni

Prima di tutto la scuola

Opinioni

Giorni iracheni

Cina

Sul latte contaminato la Cina ricorre al boia

Europa

Il memoriale degli zingari a Berlino

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