Il Cremlino ha soffocato la libertà di stampa. Ma in Russia ci sono ancora voci libere. Come quella di Aleksej Venediktov, direttore della radio Echo Moskvy. Il reportage di David Remnick
Il 19 gennaio sono stati uccisi l’avvocato Stanislav Markelov e la giornalista Anastasija Baburova. In Russia chi difende i deboli scrive la sua condanna a morte
Da due anni lavora per un’organizzazione di New York che difende i detenuti della base militare. Il suo compito è trovare un paese che accolga quelli che non possono tornare a casa
Ora è il momento delle cose che contano: negoziati, dichiarazioni, guerra al terrorismo. Leggi
Diritti. In Italia ci si dichiara obiettori solo nei casi stabiliti dalla legge. Di certo, non potranno farlo i medici chiamati a eseguire la sentenza su Eluana Englaro
Sessant’anni fa la Costa Rica aboliva le forze armate. Per investire nella sanità e nell’istruzione. Un esperimento unico tra i paesi dell’America Centrale
Società. In passato l’Italia era considerata un paese tollerante. Ora non lo è più. Dalle battute di Berlusconi agli insulti della Lega nord contro gli immigrati, il governo di destra fa leva sulla retorica xenofoba
Mille chilometri di strada attraverso la grande isola dell’oceano Indiano, il Madagascar. Tra ebanisti, mercati di zebù e miniere di zaffiro
Il Cremlino ha soffocato la libertà di stampa in Russia. Ma nel paese ci sono ancora voci libere. David Remnick racconta la storia della radio Eco di Mosca e del suo direttore, Aleksej Venediktov
Un fumetto di Peter Kuper
Il 19 gennaio sono stati uccisi l’avvocato Stanislav Markelov e la giornalista Anastasija Baburova. In Russia chi difende i deboli scrive la sua condanna a morte
Il leader populista olandese Geert Wilders sarà processato per le sue dichiarazioni sull’islam. Ma la libertà di espressione deve cedere di fronte alle religioni? Ed è giusto discutere le idee in tribunale?
Gli abitanti della capitale afgana cercano di dimenticare la guerra. Ma case, strade e ospedali portano ancora i segni profondi del conflitto. Il reportage di Massimo Berruti
L’operazione militare a Gaza non ha avuto testimoni: i giornalisti sono stati tenuti lontano. Un’intellettuale israeliana commenta tre immagini simboliche
Un nuovo canale della Bbc in farsi, pensato per il pubblico iraniano, è al centro di una polemica tra Teheran e i vertici della tv britannica
Una lettrice ci scrive: “Perché questa presa di distanza da Obama? E il titolo di copertina, Happy days, era ironico?”. Nessuna presa di distanza: continuiamo a pensare che Barack Obama possa essere un buon presidente degli Stati Uniti. E il discorso del giuramento, seppure sottotono rispetto ad altri suoi discorsi, è stato importante per i riferimenti alla responsabilità, alla scienza, alla laicità. Se poi le persone devono essere giudicate dai fatti, oltre che dalle parole, la prima settimana di Obama è stata a dir poco memorabile. Non solo per la rilevanza delle decisioni prese (aborto, ricerca sulle staminali, chiusura di Guantanamo, automobili ed edifici ecologici), ma soprattutto perché ha semplicemente fatto quello che aveva promesso in campagna elettorale. Ha dimostrato che, volendo, è possibile governare in modo coerente con i propri princìpi, senza tradirli in nome della realpolitik. Smentendo così i leader politici di mezzo mondo. Leggi
Dalla cioccolata alle salse, la passione per il peperoncino ha contagiato i paesi industrializzati. Scatenando la caccia a sapori sempre più forti. L’inchiesta dell’Economist
4 novembre 2008. Una scena d’amore gay nel quartiere degli afroamericani di New York. L’immaginario della sinistra può ripartire da qui
Immigrazione. Gli stati europei si preoccupano di ostacolare gli sbarchi dei clandestini. Senza rendersi conto che finiscono solo per spostare le rotte delle traversate
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