Una lettrice ci scrive: “Perché questa presa di distanza da Obama? E il titolo di copertina, Happy days, era ironico?”. Nessuna presa di distanza: continuiamo a pensare che Barack Obama possa essere un buon presidente degli Stati Uniti. E il discorso del giuramento, seppure sottotono rispetto ad altri suoi discorsi, è stato importante per i riferimenti alla responsabilità, alla scienza, alla laicità. Se poi le persone devono essere giudicate dai fatti, oltre che dalle parole, la prima settimana di Obama è stata a dir poco memorabile. Non solo per la rilevanza delle decisioni prese (aborto, ricerca sulle staminali, chiusura di Guantanamo, automobili ed edifici ecologici), ma soprattutto perché ha semplicemente fatto quello che aveva promesso in campagna elettorale. Ha dimostrato che, volendo, è possibile governare in modo coerente con i propri princìpi, senza tradirli in nome della realpolitik. Smentendo così i leader politici di mezzo mondo.

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