L’isolamento dello stato ebraico, i fronti interni, le opzioni di Obama. Articoli di Noam Chomsky, Amira Hass, Gideon Levy, David Rieff
“Aiuto, sono musulmani, scappiamo”. The Millionaire è uno dei più bei film della stagione. Ma nell’originale quella frase era: “Sono musulmani, prendeteli”. Esattamente l’opposto della traduzione. “A parlare è un aggressore, non un aggredito. E la differenza è sostanziale, enorme”: ad accorgersene è stato Andrea Pomini, giornalista e dj, che per primo ne ha scritto sul suo blog. La storia del cinema e della letteratura è ricca di sviste ed errori di traduzione, spesso esilaranti, di solito commessi in buona fede. Più grave è quando questi errori capitano in altri contesti, per esempio in campo politico o diplomatico. Il piccolo incidente di Millionaire sottolinea il ruolo decisivo di chi traduce, e più in generale di chi svolge una funzione di mediazione tra lingue e culture diverse. Ma soprattutto è un esempio da manuale di come i pregiudizi e gli stereotipi che abbiamo tutti noi condizionino e orientino la lettura, e quindi la comprensione, del mondo che ci circonda. Leggi
In un editoriale pubblicato il 10 aprile dal quotidiano israeliano Ha’aretz, Eliahu Salpeter scrive tra l’altro: “Bisogna fare una distinzione tra le manifestazioni contro Israele e gli atti di violenza contro gli ebrei.
Non tutte le critiche contro il governo di Israele sono indice di antisemitismo. Se gli ebrei della Diaspora hanno il diritto di appoggiare Israele, anche i cittadini musulmani hanno il diritto di appoggiare i palestinesi. La questione centrale è quella della violenza. Nessuna moschea o scuola musulmana è stata (finora) attaccata da bande di ebrei criminali.
Ogni Stato democratico è obbligato a proteggere la sua popolazione ebraica, così come è tenuto a proteggere dal razzismo gli immigrati, i musulmani e gli altri”. Sono parole che condividiamo fino in fondo. E che in Europa, oggi, sono meno scontate di quel che sembrano. Leggi
La nuova amministrazione statunitense dovrà prendere decisioni difficili. Continuerà a dire sempre sì agli israeliani, come ha fatto Bush, o volterà pagina?
Criticare la guerra e sollevare dubbi sull’uso sproporzionato della forza non è tradimento. Gideon Levy difende il diritto di informare e di essere informati
Obama non ha detto nulla di chiaro sul Medio Oriente, tranne qualche frase a sostegno di Israele. Ma solo Washington ha la forza di imporre la pace
Più di quattromila vittime in un anno. La strategia del presidente Calderón contro il narcotraffico ha fatto precipitare il paese nella violenza. E i cartelli della droga sono più forti di prima. Il reportage di Ed Vulliamy
Il 2009 sarà un anno di elezioni in molti paesi asiatici. Ma nel continente aumenta una certa nostalgia per gli uomini forti. E la società civile è sempre più debole. L’inchiesta di Time
Il governo di George W. Bush ha messo in ginocchio l’economia degli Stati Uniti. Joseph Stiglitz spiega come rimediare ai danni provocati dal presidente uscente
Nella Lapponia svedese ogni anno arrivano centinaia di lavoratori stranieri per la raccolta dei frutti di bosco. Sono ucraini, polacchi e tailandesi. E dalla scorsa stagione ci sono anche i cinesi
Sfruttando le proprietà conduttive del nostro corpo, presto potremo trasmettere e ricevere informazioni digitali attraverso il semplice contatto. E per scambiarci un curriculum basterà una stretta di mano
Mosca e Kiev non litigano solo sul gas, ma anche sulla storia. La grande fame, che provocò milioni di morti nel 1932, è vista in modo diverso nei due paesi. E la memoria è usata a fini politici
Trentacinque anni fa ha deciso di non usare più l’auto, l’acqua calda e gli elettrodomestici. Oggi vive come se il progresso tecnologico non esistesse
Campi nomadi, vecchie fabbriche, casali diroccati. Un architetto romano studia le aree degradate della città per riqualificarle. Rispettando le persone che ci abitano
Il recente conflitto con la Russia non ha intaccato l’ospitalità georgiana, soprattutto tra le montagne dello Svaneti
Un fumetto di Anders Nilsen
In Europa i diritti d’autore di Braccio di Ferro sono scaduti. Adesso chiunque potrà utilizzare liberamente la sua immagine, anche a scopo commerciale
La fotografa britannica Leonie Purchas ha ritratto la sua vita quotidiana con grande originalità, scrive Christian Caujolle
Il vero problema non è più il fallimento delle banche ma la disoccupazione. Leggi
Quando uscite per la prima volta dalla metropolitana di Londra e vi trovate su Oxford street, come fate a capire da che parte andare? Leggi
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